LONDRA – Un rinvio della Brexit non è “né certo né automatico”. È questa la posizione dell’Eliseo, espressa da un consigliere del presidente francese Emmanuel Macron, chiarendo che non è detto che un’eventuale richiesta all’Ue di estensione dell’articolo 50 da parte del Regno Unito oltre il 29 marzo venga accettata incondizionatamente. Il consigliere sembra così richiamarsi a quanto detto più volte dai funzionari Ue, cioè che la premier britannica Theresa May dovrebbe enunciare in modo chiaro le ragioni di un eventuale rinvio.
May scriverà una lettera al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk per richiedere un’estensione dell’articolo 50, dunque un rinvio della Brexit. Lo ha annunciato il portavoce di Downing Street, senza però precisare quale sarà nel dettaglio il contenuto della lettera. Lo riferisce il Guardian, che parla di un briefing del governo insolitamente non illuminante, segno secondo il giornale che l’esecutivo non avrebbe deciso cosa fare. Ma Francia e Germania hanno manifestato esasperazione di fronte all’impasse, chiedendo alle autorità britanniche di presentare “un’iniziativa credibile” al vertice europeo di questa settimana, per evitare un divorzio senza accordo.
“Siamo in un’impasse a causa della decisione dei britannici e l’incertezza è insopportabile”, ha dichiarato la ministra francese degli Affari europei, Nathalie Loiseau, arrivando a Bruxelles per una riunione preparatoria del vertice di giovedì e venerdì. “L’ambiente è molto negativo, siamo realmente spossati da questi negoziati”, ha aggiunto l’omologo tedesco, Michael Roth. I due ministri hanno tenuto discorsi dai contenuti identici, prima della riunione.