SYDNEY – L’Australia si prepara all’arrivi di Trevor, il ciclone con raffiche fino a 300 chilometri orari che si abbatterà sulla costa settentrionale. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza e l’aviazione, coadiuvata da pullman, ha provveduto a spostare nell’entroterra, soprattutto nella capitale Darwin, circa 2mila persone, per lo più appartenenti alle comunità indigene.
L’esodo pre-ciclone
È la più grande evacuazione pre-ciclone nella storia del Northern Territory, e il più grande esodo legato ai cicloni da quando Tracy colpì Darwin nel 1974, uccidendo 71 persone e costringendone 30.000 a fuggire dalla città. Trevor ha attraversato la penisola di Capo York, nel nord del Queensland, causando inondazioni e la chiusura di molte strade.
Il percorso di Trevor
Dopo aver raggiunto la categoria 3 della Scala Saffir-Simpson nel Mar di Corallo, il ciclone tropicale Trevor ha poi raggiunto la Penisola di Capo York, nello stato australiano del Queensland. Il ciclone presenta le medesime caratteristiche di un uragano atlantico: la città di Lockhart River ha già sperimentato raffiche fino ai 133 km/h e oltre 150 mm di pioggia in 12 ore.
Nella sua lenta evoluzione verso ovest, nella mattina australiana di mercoledì Trevor ha già raggiunto il Golfo di Carpentaria, dove si è rafforzato ulteriormente. Da ciclone di categoria 3 o 4 apporterà condizioni d’intenso maltempo, venti tempestosi, violente mareggiate lungo le coste esposte e precipitazioni a regime alluvionale (fino a 200-300 mm).
In seguito, nel corso del weekend, proseguirà il suo cammino su terraferma nel Territorio del Nord, ma con intensità via via decrescente.
Trevor e non solo
Un secondo intenso sistema depressionario si individua nell’Oceano Indiano, poco a nordovest dell’Australia. Secondo le previsioni più accreditate, il ciclone tropicale Veronica potrebbe impattare sulla costa di Pilabara nel fine settimana, cagionando gravi disagi ai processi estrattivi e allo stoccaggio del gas naturale e degli idrocarburi.