TUXTLA GUTIERREZ – Circa 1.500 cittadini centroamericani e cubani sono partiti sabato dal sud del Messico, dal fiume Suchiate, che forma un confine naturale con il Guatemala, sperando di arrivare negli Stati Uniti. Uomini, donne e bambini originari del Guatemala, del Salvador e dell’Honduras, sono partiti dopo aver trascorso diverse notti a Tapachula. Questa una città messicana molto vicina alla frontiera guatemalteca. Il salvadoregno Vicente Martinez ha spiegato che la maggior parte dei migranti ha deciso di andarsene dopo il rifiuto dell’Istituto nazionale messicano di Migrazione (NMI) di rilasciare un documento che li autorizza a rimanere legalmente in Messico.
Le misure attuate
Considerando l’afflusso di carovane di migranti dello scorso anno, l’Inm aveva attuato un ‘programma urgente’ per regolarizzare la situazione di migliaia di stranieri in Messico. Dal 28 gennaio, l’organizzazione ha però sospeso il programma e ha annunciato che ora i migranti devono recarsi nelle ambasciate messicane nei loro paesi. Centinaia di cubani, entrati illegalmente in Messico un mese fa, si sono uniti ai cittadini del centro America. Il gruppo intende seguire le orme delle carovane precedenti: la polizia e un’ambulanza della protezione civile li stanno accompagnando nel loro percorso.
LaPresse
Carovana migranti, 1.500 persone partite dal sud del Messico verso gli Usa
Circa 1.500 cittadini centroamericani e cubani sono partiti sabato dal sud del Messico, dal fiume Suchiate, che forma un confine naturale con il Guatemala, sperando di arrivare negli Stati Uniti.