ROMA – “L’atteggiamento reticente e non particolarmente collaborativo di alcuni testi è visibile”. È quanto detto dal pm Giovanni Musarò, nel corso dell’udienza al processo nato dall’inchiesta bis sulla morte di Stefano Cucchi che vede imputati cinque carabinieri. Il magistrato ha depositato nuovi documenti estratti dall’inchiesta sui depistaggi che è stata chiusa la scorsa settimana e nella quale sono indagati altri 8 militari dell’Arma. “L’obiettivo non è fare un processo sui depistaggi – ha detto Musarò davanti ai giudici nel depositare le carte -. Ma la prova davanti a questa Corte è stata condizionata da quei depistaggi”. Tutti gli ufficiali coinvolti nell’inchiesta sui depistaggi e chiamati a testimoniare davanti alla Corte finora si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Il processo
La prossima udienza è fissata l’8 aprile e quel giorno sarà sentito in aula Francesco Tedesco, il militare imputato per omicidio preterintenzionale che ha accusato i colleghi coimputati. Sono otto i militari indagati a vario titolo nel fascicolo sui presunti depistaggi. I reati contestati vanno dal falso, all’omessa denuncia, la calunnia e il favoreggiamento. Nel fascicolo sono iscritti il generale Alessandro Casarsa, che nel 2009 era alla guida del gruppo Roma, il colonnello Lorenzo Sabatino, ex capo del Reparto operativo della capitale, Massimiliano Labriola Colombo, ex comandante della stazione di Tor Sapienza, dove Cucchi venne portato dopo il pestaggio, Francesco Di Sano, che a Tor Sapienza era in servizio quando arrivò il geometra, Francesco Cavallo all’epoca dei fatti capoufficio del comando del Gruppo carabinieri Roma, il maggiore Luciano Soligo, ex comandante della compagnia Talenti Montesacro, Tiziano Testarmata, ex comandante della quarta sezione del nucleo investigativo, e il carabiniere Luca De Ciani.
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Cucchi, pm: “Da testi reticenza e scarsa collaborazione”
"L'atteggiamento reticente e non particolarmente collaborativo di alcuni testi è visibile". È quanto detto dal pm Giovanni Musarò, nel corso dell'udienza al processo nato dall'inchiesta bis sulla morte di Stefano Cucchi che vede imputati cinque carabinieri.