COSENZA – La guardia di finanza di Rossano (Cosenza), coordinata dalla procura di Castrovillari, ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo fino a concorrenza di 181mila euro nei confronti di una 47enne residente a Rossano, ritenuta falsa invalida. La donna, insegnante e imprenditrice, è indagata per truffa aggravata all’Inps. La 47enne era giudicata dall’Asl locale invalida al 100% e percepiva un’indennità di accompagnamento in quanto ritenuta incapace di compiere atti quotidiani.
Secondo quanto ricostruito dai militari durante lo scorso mese tramite servizi di appostamento e pedinamento, si trattava di una ‘falsa invalida’. In quanto la 47enne svolgeva tutte le operazioni “in maniera disinvolta e completamente autonoma”. Nel corso delle osservazioni i militari hanno constato che guidava una macchina, risultata priva di dispositivo di assistenza. E si recava in Cosenza dove era titolare di un’agenzia di finanziamento e prestiti a privati. A differenza di quanto emerso dagli esami medici in possesso dell’Inps, scrive la procura di Castrovillari, la donna svolgeva le ordinarie attività. Anche quelle di cura dei figli, in assoluta autonomia, senza manifestare alcuna difficoltà nel deambulare e nel guidare. E senza avvalersi di alcuno strumento di ausilio.
Operazione della Guardia di Finanza di Rossano
A seguito della informativa redatta dalla polizia giudiziaria, hanno disposto ulteriori attività investigative da parte del pm Angela Continisio. In particolare, sono stati sentiti i medici che avevano effettuato le visite di revisione nel corso del tempo. Dopo aver visionato le riprese video e le foto scattate dai militari, hanno rilevato una condizione medica nettamente migliore rispetto a quella riscontrata nel corso delle visite periodiche. Infine, dall’analisi dei conti correnti è emerso che la donna, oltre erogazioni dell’Inps, percepisse lo stipendio in quanto insegnante in una scuola di Canosa di Puglia (Bari). Impiego, precisa la procura, da settembre 2008, mai svolto grazie alle prescrizioni mediche ottenute. Il gip Luca Colitta ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo. Finalizzato alla confisca delle somme di denaro nella disponibilità dell’indagata. E in caso di incapienza, dei beni immobili della donna, ritenuti profitto della condotta ai danni dell’Inps.
(LaPresse)