Usa, stop alle esenzioni: l’Italia e altri 7 Paesi non potranno più acquistare petrolio iraniano

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di mettere fine alle esenzioni che permettono a otto Paesi l'acquisto di petrolio iraniano, allo scopo di "portare a zero le esportazioni" di greggio iraniano

WASHINGTON – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha deciso di mettere fine alle esenzioni che permettono a otto Paesi l’acquisto di petrolio iraniano, allo scopo di “portare a zero le esportazioni” di greggio iraniano. Tra i Paesi ci sono Italia, Cina, India, Corea del Sud, Turchia, che saranno quindi esposti alle sanzioni statunitensi, se acquisteranno il petrolio iraniano.

La Casa Bianca dichiara che Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, stretti alleati che appoggiano la sua posizione contro l’Iran, lavoreranno per garantire che i mercati globali non subiscano conseguenze. A confermarlo lo stesso presidente degli Stati Uniti che ha twittato: “Arabia Saudita e altri nell’Opec compenseranno la differenza nei flussi di petrolio”, in relazione alle “nostre totali sanzioni al petrolio iraniano. L’Iran riceve davvero cattivi consigli da John Kerry e dalle persone che lo hanno aiutato a portare gli Usa nel veramente pessimo accordo sul nucleare iraniano”.

“Questa decisione è destinata a portare le esportazioni di petrolio dell’Iran a zero, impedendo al regime la sua principale fonte di guadagno”, si legge nelle dichiarazione. “L’amministrazione Trump e i nostri alleati sono determinati a sostenere ed espandere la massima pressione economica contro l’Iran per metter fine all’attività destabilizzante del governo che minaccia gli Usa, i partner e gli alleati, la sicurezza in Medioriente”, prosegue il testo. Inizialmente gli otto Paesi avevano avuto sei mesi di esenzione dalle sanzioni unilaterali statunitensi all’Iran.

Lo scorso anno il presidente degli Stati Uniti aveva ritirato il suo Paese dall’accordo internazionale siglato nel 2015 dal predecessore Barack Obama e dalle potenze mondiali con Teheran, sulla riduzione dei programmi nucleari iraniani in cambio di promesse di allentamento delle sanzioni. L’amministrazione Trump, sostenuta da Arabia Saudita e Israele, ha invece imposto sanzioni unilaterali e chiesto che altri Paesi seguano il suo esempio.

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