Decreto sicurezza bis, Di Maio da politico a polemico, nuovo attacco a Salvini

La delusione del grillino dopo la missiva del leghista

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Sul decreto Sicurezza Bis si consuma l’ennesimo scontro tra i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. La missiva che il leghista ha mandato al premier Giuseppe Conte e al ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi ha deluso il grillino.

Lo schema

Prevede che la “competenza a limitare o vietare il transito e la sosta nel mare territoriale” passi al Viminale, multe fino a 5 mila euro per persona raccolta a bordo per le ong che salvano i migranti in mare. Salvini chiede al premier e a Milanesi un salto di qualità nel contrasto all’immigrazione e Di Maio la prende male.

L’attacco

Di Maio da dello scolaretto inadempiente a Salvini. “Sono molto deluso dal dl sicurezza bis perché non c’è nulla sui rimpatri – spiega Di Maio – Noi siamo pronti a dare una mano al ministero degli interni, ma non può essere sempre colpa degli altri. Il lavoro da fare adesso sono i trattati di cooperazione internazionale. Per ridistribuire i migranti la peggior cosa da fare è allearsi con Orban. Non vorrei che il dl sicurezza bis fosse un ennesima iniziativa per coprire il caso Siri e per coprire quello che è successo sulla corruzione in queste ultime tre settimane”.

Lo sdegno del leghista

La risposta di Salvini, come da copione, non tarda ad arrivare. “Nel 2019 meno sbarchi, meno reati commessi, meno morti in mare – elenca – Se qualcuno rimpiange i porti aperti che portavano in Italia più clandestini e facevano morire in mare più persone, sappia che avrà nel sottoscritto un avversario irriducibile”.

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