MILANO – Si è conclusa da poco un’azione comune durata due giorni con controlli a tappeto in ambito ferroviario che ha visto coinvolte le polizie ferroviarie di 17 Paesi europei.
Le operazioni
L’Active Shield, questo il nome dell’iniziativa che ha avuto come obiettivo l’intensificazione di controlli a passeggeri e bagagli presenti a bordo dei convogli ferroviari e all’interno delle maggiori stazioni. Sono stati impiegati in Italia 1.462 operatori della Polizia ferroviaria, presidiate 537 stazioni e controllati 1.531 treni. 8.362 le persone identificate, 35 quelle arrestate o denunciate e passati al setaccio 3.564 bagagli.
Le nuove tecnologie
Le attività sono state ottimizzate grazie all’utilizzo degli smartphone di ultima generazione in dotazione alle pattuglie per il controllo in tempo reale dei documenti elettronici ed estese ai depositi bagagli. Anche con il ricorso ad unità cinofile e metal detector. “Grazie alla Polizia di Stato, siamo felici di aver evitato il ridimensionamento di alcune specialità come la Polfer e di aver formalizzato un piano di assunzioni straordinarie di 8mila donne e uomini delle Forze dell’Ordine. Stiamo già vedendo i primi risultati.
La promessa
Il nostro impegno è garantire un sempre migliore controllo nelle stazioni, biglietto da visita delle città italiane. Nessuna tolleranza per degrado e illegalità”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
LaPresse