Ritrovato del sangue in albergo, nella stanza numero 109 che ha ospitato i due ragazzi americani accusati dell’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega. Dunque il lavoro degli specialisti potranno ora concentrarsi su quelle tracce ematiche che dovrebbero condurre al giovane carabiniere ucciso. Ora spetterà al Ris approfondire le indagini e capire come sia morto Mario Cerciello Rega.
L’arma del delitto
Tra l’altro nel controsoffitto della stanza era stato trovato anche il coltello utilizzato da Finnegan Lee Elder per colpire Mario Cerciello Rega. Il giovane, fra l’altro, fa uso di psicofarmaci: nella stessa stanza di albergo inquirenti hanno rinvenuto anche un flacone di Xanax, un potente ansiolitico.
La causa della morte
Sarebbe stata una forte emorragia a causare la morte del vicebrigadiere. Fino ad oggi sarebbero questi i risultati emersi della autopsia svolta sul suo corpo. L’emorragia è stata causata dalle 11 coltellate.
I fatti
I due giovani americani erano in cerca di droga nella zona di Trastevere ma la sostanza acquistata era semplice aspirina. E dopo essersi resi conto di essere stati ingannati avevano rubato la borsa del pusher che conteneva il suo cellulare. L’uomo aveva poi contattato i due chiamando il suo numero di telefono per avere indietro la borsa. Il pusher avrebbe poi chiamato il 112 per comunicare che era stato scippato e che si era accordato con i due americani per la restituzione della borsa. A questo punto, all’orario stabilito, i due carabinieri in borghese si erano recati in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati, una zona centrale per incontrare i due ragazzi con i quali poi era scoppiata una violenta colluttazione durante la quale il vicebrigadiere era stato colpito con otto coltellate.