No Tav: “Cantiere fermo da 400 giorni, sfidiamo Salvini ad allagarlo”

"Continuiamo da noi. Da un cantiere di fatto fermo da oltre 400 giorni grazie alla nostra opera costante di presidio ed iniziativa, da dei lavori di allargamento che sfidiamo Salvini a far partire, così da poter toccare con mano cosa significa cantierizzare un territorio ostile".

MILANO – “Continuiamo da noi. Da un cantiere di fatto fermo da oltre 400 giorni grazie alla nostra opera costante di presidio ed iniziativa, da dei lavori di allargamento che sfidiamo Salvini a far partire, così da poter toccare con mano cosa significa cantierizzare un territorio ostile”. Lo scrivono in una nota i No Tav a seguito delle votazioni in Senato per il treno alta velocità Torino-Lione. “Quelle dei 5 stelle, contrarie all’opera – precisano – sono state bocciate. Approvate, invece, quelle a favore del partito del tondino e del cemento, che ha ricevuto un quanto mai scontato appoggio bipartisan”.

Il messaggio

“Di questa sceneggiata ne avremo fatto volentieri a meno, lo abbiamo dichiarato giorni fa, poiché l’esito era scontato e non ci interessa francamente spenderci troppo parole. Giochi di palazzo e poltrone, equilibrismi e fanatismi li lasciamo volentieri ad altri. La storia, lo sappiamo, relegherà ognuno al posto che merita. Questo teatrino costruito sulla nostra pelle si svolge mentre decine di fogli di via vengono notificati ancora in questi minuti da carabinieri e polizia a tanti della valle che quotidianamente si spendono nelle iniziative di contrasto all’opera devastatrice”. “La nostra storia, sui sentieri e nelle piazze, nei presidi e nelle assemblea, nei mercati e tra la gente la scriviamo noi. Ci vediamo nella valle che Resiste!”, conclude la nota.

LaPresse

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