ROMA – Siamo al match point. La delegazione del Pd è salita al Colle per l’ultimo giro di consultazioni dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il segretario dem Nicola Zingaretti ha avuto pieno mandato dalla direzione di questa mattina per l’ok a un governo Conte-bis ma con parametri completamente diversi da quello passa: “Che sia un governo di svolta“. Si attende la risposta del Movimento, restano i nodi sul ruolo di Luigi Di Maio e sul voto della piattaforma Rousseau.
Zingaretti: sì a Conte, no a Di Maio vicepremier
“Sostegno al governo con Conte premier, ma deve essere un nuovo inizio“. Nicola Zingaretti ha detto sì ad un Conte-bis, “ma sia un nuovo modello esecutivo“. In direzione nazionale di questa mattina il segretario prima di salire al Colle aveva incassato una grande standing ovation dal suo partito: “Un nuovo modello, con premier 5 Stelle e vicepremier del Pd”. Il tentativo di disinnescare l’azione disturbatrice di Di Maio e dei falchi del Movimento è iniziata e si concretizza con la richiesta di affidare mandato esplorativo al premier già questa sera.
Calenda dice addio al Pd
Per Matteo Renzi “è un grande servizio reso al Paese“, mentre Carlo Calenda ha annunciato il suo addio ai dem. C’è però unità tra i parlamentari del Partito Democratico, meno tra quelli pentastellati. Si è infatti aperto un caso politico sulla votazione della piattaforma Rousseau, con il partito spaccato a metà. Staremo a veder.e