L’intesa dem-grillina tra frenate e passi in avanti: da sbrogliare c’è il nodo Di Maio

Prosegue spedito, invece, il lavoro delle due compagini sul programma da realizzare

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Nicola Zingaretti

ROMA – Il nodo Di Maio è tutt’altro che sciolto e rischia di soffocare la nascita del nuovo esecutivo giallorosso. Anche se c’è stato un piccolo passo avanti sui programmi Pd e M5S non trovano l’accordo sul ruolo del politico di Pomgiliano d’Arco che aspira al ruolo di vicepremier

No a passi indietro

Il leader grillino resta fermo sulla sua posizione e non sembra voler recedere. Così pure i dem che non vogliono accontentarlo. Per cui il nodo resta e appare sempre più ingarbugliato.
E così da una parte e dall’altra proseguono incontri e confronti per trovare una soluzione a andare avanti. Ma la strada appare tutt’altro che in discesa. E la squadra di governo resta un vero rebus degno del miglior Batterzaghi.

No al vecchio governo

E così il Pd rivendica un’era nuova che non abbia legami col vecchio governo: una formula originale. Ecco perché dice no a Di Maio. E dopo i battibecchi di venerdì quando il leader grillino ha rimesso tutto in discussione, le due forze hanno deciso di darsi una controllata e abbassare i toni, lavorando sui programmi. E così Conte mette insieme i primi pezzi del puzzle.

Conte da Mattarella

Sembrava che Conte avesse detto basta. E che giunto al Quirinale stesse per rimettere il mandato nelle mani di Mattarella. Invece dopo un’oretta di colloquio il neo-premier si è incontrato con le parti in causa (PD – M5S) lavorando sul programma. Un passo alla volta, dunque, anche se trovare un accordo non sembra cosa a portata di mano.

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