QUITO – Il Parlamento dell’Ecuador ha bocciato la proposta di depenalizzare l’aborto nei casi di stupro, compreso quello incestuoso, e in quelli di malformazione del feto. Contro la proposta hanno votato 70 deputati, a favore invece 65. Secondo il codice penale in vigore dal 2014, una donna che abortisce o che permette a un’altra persona di farlo può incorrere in una pena che va da sei mesi a due anni di prigione. Se nel corso dell’aborto la madre muore, la persona che lo ha praticato rischia una pena fino a 16 anni di prigione. La legislazione in vigore in Ecuador, Paese conservatore in cui l’80% della popolazione è cattolica, autorizza l’aborto solo nel caso in cui la vita o la salute della madre siano in pericolo o se la gravidanza è il risultato dello stupro di una donna che ha un handicap mentale.
LaPresse
Ecuador, Parlamento boccia proposta depenalizzazione aborto
Contro la proposta hanno votato 70 deputati, a favore invece 65.