È ancora ricca di punti interrogativi la tragedia che ha coinvolto la questura di Parigi. Qui, infatti, nella giornata di ieri un funzionario di polizia ha accoltellato e ucciso quattro dei suoi colleghi prima di essere a sua volta ucciso a colpi di arma da fuoco.
Le indagini sull’omicidio di 4 agenti a Parigi
Quel che si sa sul responsabile di questo gesto assurdo è che si era convertito all’islam da 18 mesi. Anche per questo motivo la procura parigina aveva reso noto che la moglie musulmana dell’uomo sarebbe stata fermata poco dopo. Una storia davvero incredibile, che è sembrato essere un vero e proprio attacco alle forze di polizia e che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere collegato alla sua nuova fede. L’assalto mortale era peraltro arrivato poco dopo lo sciopero indetto dagli agenti di polizia per denunciare la preoccupante escalation di aggressioni contro loro. Dopo la paura, la fuga, le lacrime dei presenti e il timore che l’odio potesse diffondersi a macchia d’olio, si cerca ora di capire le motivazioni che sono dietro questa tragedia.
Seguita la pista di disguidi interni
Gli inquirenti, infatti, stanno indagando sul perché si sia arrivati a questo, sul perché quello che viene descritto come “funzionario di polizia modello, che non aveva mai presentato difficoltà comportamentali né il minimo segno di allerta”, sia arrivato ad uccidere. E perché, poi, lo abbia fatto in maniera così cruda, utilizzando un coltello in ceramica e colpendo all’impazzata i suoi colleghi. Al momento sembra escluso il movente terroristico a fronte della pista di un conflitto interno. Insomma disguidi tra colleghi all’interno della questura, delle controversie che avrebbero portato l’uomo a punire i suoi ‘avversari’. Le indagini vanno avanti. Gli inquirenti proveranno a risalire alla verità, a dare ai parenti delle vittime le risposte che da ieri tutti continuano disperatamente a cercare.