TORINO – Il Maltempo non dà tregua all’Italia. Si continuano a contare i danni delle ultime 24 ore, ma a destare maggiori preoccupazioni è l’ingrossamento dei fiumi a causa delle piogge. In particolare, si teme la situazione del Pd. Il fiume più grande del Paese per tutta la notte è cresciuto di circa 10 centimetri all’ora. Si prevedono i primi fortissimi disagi già nella giornata di oggi, ma è domani il momento di maggior rischio per tutto il Nord.
Critiche le condizioni del Po
Già in mattinata il Po a Cremona ha invaso il parco delle colonie padane e parzialmente la società canottieri. Il colmo di piena inizialmente era previsto per oggi pomeriggio, ora sarebbe stiamo per la giornata di domani. Ma il dato allarmante è che il fiume continua a crescere senza soluzione di continuità. Argine, ponti e aree golenali sono sotto stretta sorveglianza: entro sera il vertice in prefettura ha stimato che il Po dovrebbe superare i quattro metri sopra lo zero idrotermico. Siamo quasi ai livelli del 2010. A Parma, dove già ora si rischiano esondazioni, la protezione civile è pronta a far evacuare le persone.
Esonda il Ticino
Sono critiche le condizioni nel Pavese. In nottata il Ticino è esondato nel rione del Borgo Basso, a Pavia. L’acqua ha invaso la strada che affaccia direttamente sul fiume, via Milazzo. Molte persone sono state evacuate con il supporto di protezione civile, forze dell’ordine e vigili del fuoco. Intanto il premier Giuseppe Conte ha fatto sapere che per la protezione del territorio “sono stati stanziati undici miliardi su base pluriennale: ora però dobbiamo spendere questi soldi e accelerare con tutte le opere e i cantieri“.