ROMA – Davide Faraone: “Con i riformisti il partito può raggiungere il 20%”. E’ la previsione del braccio destro di Matteo Renzi. Attualmente nei sondaggi il partito fondato dal fiorentino è dato al di sotto del 5%. Una creatura politica piccola e giovane, ma che, sempre secondo Faraone, potrebbe avere un netto balzo in avanti grazie ai riformisti.
L’analisi
Secondo Faraone il partito ha “grossissime prospettive”. “Alla nostra sinistra – ha sostenuto l’ex dem – stanno prevalendo i populisti e il Pd sta diventando sempre più un partito corbyniano e alla nostra destra stanno prevalendo i sovranisti di Salvini e Meloni che hanno completamente estinto i moderati di quell’area, vuol dire che c’è uno spazio politico enorme per i riformisti. Uno spazio che può essere superiore al 20 per cento. Io oltre alle percentuali attuali mi concentrerei sulle percentuali potenziali”. Per cui se Italia Viva a breve termine è ponta alla crescita e a sopravanzare quota 10%, a medio tempo si più raggiungere “un obiettivo importante solo tenendo in vita il governo giallorosso”. Per ora la scommessa di Renzi è fare la minoranza all’interno dell’esecutivo giallorosso con qualche poltrona ben incollata al deretano condita da un importante spazio mediatico.
L’implosione dei 5S
Intanto in casa grillina scoppia l’ennesima grana tanto da far intervenire il reggente, Vito Crimi. Il caso questa volta riguarda Francesca Frenquellucci, pentastellata di Pesaro, che ha ricevuto dal sindaco Pd Matteo Ricci l’offerta di ‘un posto al sole’ da assessore all’Innovazione nella sua giunta. Ora la Frenquellucci finirà davanti ai probiviri rischiando addirittura l’espulsione: “Nelle attuali condizioni politiche nazionali e cittadine – ha spiegato Matteo Ricci – questo ingresso in giunta mi sembra la naturale conseguenza. Pesaro potrebbe essere il primo Comune in Italia a creare una collaborazione di questo tipo”.
La diatriba
Diametralmente opposta l’opinione in merito di Vito Crimi, l’attuale reggente del Movimento. Anzi pare abbia già spedito alla Frenquellucci una lettera ‘minatoria’ avvisandola della “incompatibilità tra la sua permanenza nei 5 Stelle e l’incarico affidatole dal Pd”, chiedendole di “comunicare immediatamente se abbia intenzione o meno di auto-sospendersi”.
La reazione
Immediata la risposta della grillina, “Non cambio idea, anzi sono più convinta di prima. E poi governiamo insieme a livello nazionale”.