SANREMO – “E’ trascorso un anno ed eccomi di nuovo qui: Sanremo 20.20. Sono successe cosi tante cose che sembra passato molto più tempo! Il mio vivere è in movimento perpetuo”. Comincia così una lettera aperta di Achille Lauro, nella serata in cui si esibirà sul palco del 70esimo Festival di Sanremo, in gara con il brano ‘Me ne frego’.
L’importanza della musica
“La musica per me è la cosa più importante – scrive l’artista – ed è dalla musica che nasce la mia concezione dell’arte, dello scrivere, del dipingere e dell’utilizzare il mio stesso corpo come una vera e propria opera. Sanremo è il più grande palcoscenico per la canzone, ma nel mio modo di intendere è una grandissima occasione per portare delle performance complete. E oggi voglio mettere a disposizione di quel palcoscenico la mia idea di performance artistica. Il futuro mi vedrà sempre più impegnato in varie forme di arte, senza mai allontanarmi dalla mia prima musa ispiratrice, la musica”.
L’esibizione a Sanremo
Il cantante rivela qualcosa della sua esibizione: “Quello a cui assisterete non sarà più solo l’esecuzione di una semplice canzone: a Sanremo voglio portare quattro storie, quattro forme di omaggio, che rappresentino al meglio ciò che accade durante i miei live. Ho deciso di osare, di azzardare, qualcuno potrà dire che sono pazzo: sono disposto a correre il rischio, certo che chi non comprenderà avrà comunque il mio rispetto. Per tutto il resto… ‘Me ne frego'”.
(LaPresse)