Coronavirus, Milano ha la sua fossa comune. Il Sindaco Sala: “Sono figli della città”

E' il campo 87 del cimitero Maggiore di Milano a Musocco dove sono state sepolte decine di persone decedute durante i giorni della pandemia

MILANO – “Sono figli della città”. Così sono stati definiti dal Sindaco della Giuseppe Sala le decine di morti sepolti nella grande fossa comune al campo 87 sito nel cimitero Maggiore a Musocco.

Figli di Milano

Si tratta di persone cadute nella dura battaglia al coronavirus e non ancora reclamate dai parenti a causa del lockdown. E a loro il sindaco ha voluto ordinare una piccola benedizione.
Su quel campo non sono previsti monumenti funebri ma solo croci tutte eguali, così come si usava fare per i caduti nelle guerre. “Abbiamo perso tanti figli di Milano” ha detto Sala durante un omaggio alle vittime.

La scelta obbligata

Quella della fossa comune è stata purtroppo una scelta dettata dalla necessità di non lasciare per troppo tempo i corpi negli obitori. Un onere che il comune di Milano ha voluto accollarsi verso chi ha perso la vita durante la dura battaglia al coronavirus. Solo dopo i due anni dall’interramento i parenti potranno reclamare i propri cari e trasferirli nei cimiteri di residenza, per poi tumularli o cremarli a seconda delle esigenze

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