ROMA – Prevista una proroga a settembre per atti e cartelle fiscali. Al Parlamento si lavora infatti ad una sospensione temporanea di interventi di pignoramento su stipendi e pensioni a causa della crisi economica provocata dal Covid. L’ipotesi è di un extra-deficit fino a 55 miliardi. Il tutto nel nuovo decreto di Aprile. “Serviranno – ha detto il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo – non solo al rinnovo di tutti gli ammortizzatori già previsti con il decreto Cura Italia ma anche per nuovi aiuti, da quelli specifici per colf e badanti al reddito di emergenza per chi finora è rimasto scoperto”.
Boccata d’ossigeno
Si occuperà l’Inps della gestione del Reddito di emergenza (Rem) destinato ad 1 milione di famiglie italiane. Secondo il presidente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale, Pasquale Tridico, si tratterebbe di “un beneficio temporaneo, per 2-3 mesi, per dare sostegno a quelle famiglie che non hanno accesso al Reddito di cittadinanza perchè superano i limiti di Isee (9.360 euro) che andrebbero portati a 15mila euro, a patto che non si ricevano altri sussidi”.
Un assegno intorno ai 500, 600 euro che andrebbe a costare nel bilancio dello Stato a circa 1,5-1,8 miliardi di euro. Ma ci sono partiti come Italia Viva che, anziché affidare il sussidio all’Inps preferirebbero consegnarlo nelle mani dei Comuni in quanto enti con maggiore conoscenza del territorio.
Il pacchetto lavoro
Il pacchetto lavoro di circa 650 milioni, farà parte del nuovo decreto di circa 24 miliardi che abbraccia la “Cig e cassa in deroga per altre settimane (circa 13 miliardi), bonus per gli autonomi per due mesi, aumentato a 800 euro (altri 7 miliardi), 1,3 miliardi per colf e badanti e per la Naspi e mezzo miliardo per rinnovare bonus babysitter da 600 euro e congedi speciali per i genitori con i figli a casa – anche se lo schema potrebbe essere leggermente rivisto rispetto ai 15 giorni al 50%”.
Sospensione fino a settembre
“Per le partite Iva – ha detto il vice ministro dello sviluppo Stefano Buffagni – c’è la parte di fondo perduto, che lo scorso mese è stata di 600 euro e questa volta dovrebbe essere aumentata a 700-800. Si stanno cercando le risorse ad hoc per ripartirle al meglio, garantendo però questa volta nella seconda tornata che si vadano a garantire queste risorse a quelli meno ricchi”.