Coronavirus, via alla Fase 2 con calendari per la ripresa e misure anti-contagio

In esame l’utilizzo dei termoscanner da installare in tutte le stazioni delle grandi città oltre che negli aeroporti

ROMA – Il governo lavora alla riapertura graduale del Paese: da domani via alla Fase 2 con calendari per la ripresa e misure anti-contagio. Una cosa però appare certa: niente stravolgimenti ma avanti con moderazione e massima allerta. Prossimo un confronto tra Conte e gli Enti locali

Il Nord scalpita

L’Italia del Nord vuole riprendere al più presto la vita di sempre. La ripresa necessita di una accelerata per rimettere in moto il motore dell’economia che rischia altrimenti di incancrenirsi.
Oggi Conte torna al lavoro: sul tavolo il calendario da programmare con i dati che comunque mostrano un incoraggiante miglioramento.

Già da domani vi sarà un primo assaggio mentre lunedì 4 maggio le riaperture delle attività saranno più importanti. E, dal 18 via anche alla ristorazione (bar e ristoranti) ma solo d’asporto. E Salvini preme affinchè si cancelli l’obbligo dell’autocertificazione per gli spostamenti.

Il nodo del trasporti pubblico

Alquanto complessa appare la situazione per il riavvio del trasporto pubblico. Si studiano modalità e tempi di attuazione. Al vaglio le ipotesi a Palazzo Chigi, dove lavorano anche il Mit e il ministero della Salute, in stretta collaborazione con il Comitato tecnico-scientifico e la task force guidata da Vittorio Colao. Si pensa all’utilizzo dei termoscanner da installare in tutte le stazioni delle grandi città oltre che negli aeroporti, mentre più complessa apparirebbe nelle metropolitane. In esame per evitare assembramenti anche l’acquisto dei biglietti elettronici.

Emergenza economica

La Coldiretti appare alquanto preoccupata: la situazione sembra davvero critica con un ammanco di oltre mezzo miliardo per i 24mila agriturismi italiani. Senza poi tener conto della situazione economica di autonomi, i pensionati, di aziende e le famiglie ridotte allo spasimo. Nel prossimo decreto dovrebbe essere incluso l’aumento “del bonus da 600 a 800 euro per i liberi professionisti, l’introduzione del Rem per chi è senza lavoro né ammortizzatori sociali e le tutele per badanti e colf, oltre alla proroga della cassa integrazione in deroga previsto dal Cura Italia.

Misure precauzionali

E con la ripresa seppur graduale delle attività si pensa anche ad una possibile recrudescenza del virus. Per cui il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, sostiene che in caso dovesse ripresentarsi il contagio “le terapie intensive disponibili in ogni territorio devono essere sempre almeno il doppio di quelle del periodo pre-Covid” oltre a “Covid hospital, strutture per ospitare i positivi che non possono rimanere nelle proprie case e investimenti in persone e strutture che supportino medici di base e associazioni di volontariato. Solo così, Stato, Regioni ed enti locali insieme potranno affrontare con risultati positivi la fase 2”. Intanto arrivano notizie confortanti per chi risiede nelle zone turistiche: Sì a passeggiate, corsa all’aria aperta e bagno a mare.

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