Il video e le foto della tragedia. Poliziotto ucciso a Napoli, due arresti

Aveva 37 anni. Ferito il collega. Stavano tentando di bloccare gli autori dell'assalto al bancomat della Credit Agricole

NAPOLI Il turno era finito, ma aveva deciso di restare con i colleghi. A un certo punto è arrivata la segnalazione di un furto in banca. “Abbiamo un 628” si sente in radio. E’ lavoro, si torna in azione. Pasquale Apicella si è seduto alla guida della volante del commissariato di Secondigliano, accanto a lui il collega, l’assistente capo Salvatore Colucci.

Bisognava bloccare la fuga a una banda di ladri che viaggiavano a bordo di un’Audi all’altezza di Calata Capodichino perché c’era stato un tentativo di furto alla cassa continua della filiale della banca Crédit Agricole in via Abate Minichini, all’altezza del civico 1/A, proprio accanto all’ufficio postale. Il colpo non era andato a buon fine, era scattato l’allarme e i malviventi erano scappati. A volte è una questione di scelte, la vita. Perché chi era alla guida dell’Audi ha scelto di risalire calata Calata Capodichino a tutta velocità inseguito dalla polizia. Sì, perché la filiale presa di mira è a cento metri dalla caserma Raniero e a pochi metri di distanza in più dal commissariato San Carlo all’Arena.

La volante con alla guida Pasquale Apicella stava scendendo a tutta velocità lungo calata Capodichino quando, all’altezza del civico 70, per la precisione all’angolo di via Tommaso Cornelio, c’è stato un impatto violentissimo tra la volante e l’Audi A6, poi risultata rubata, a bordo della quale viaggiavano quattro malviventi.

Il bilancio dell’impatto è stato tragico. Il poliziotto che era alla guida dell’auto è morto, mentre il collega è stato ricoverato in ospedale per le ferite subite ma – riferiscono fonti sanitarie – non sarebbe in pericolo di vita. Pasquale Apicella, che tutti chiamavano Lino, aveva 37 anni compiuti lo scorso 14 aprile e viveva nella zona di Scampia, al rione Gescal per la precisione. Al commissariato di Secondigliano era arrivato lo scorso dicembre e non aveva faticato a farsi voler bene. Era così Lino.

Nelle ore successive alla tragedia, i poliziotti sono riusciti a fermare i quattro che avevano assaltato il bancomat e causato la morte del loro collega.

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