Covid, allerta dei Nas: frodi su cure e vaccini, 259 siti web oscurati in un anno

Vaccini e farmaci anti-Covid, o presunti tali, hanno trovato da un anno a questa parte un florido mercato su internet

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse Nella foto: reparto di terapia intensiva

ROMA – Covid, allerta dei Nas: frodi su cure e vaccini, 259 siti web oscurati in un anno. Vaccini e farmaci anti-Covid, o presunti tali, hanno trovato da un anno a questa parte un florido mercato su internet. E’ un commercio illegale che vale miliardi, ai tempi della pandemia. Nell’ultimo anno, secondo quanto apprende LaPresse, sono stati 259 i siti web oscurati dai carabinieri del Nas impegnati a contrastare il fenomeno.

Di questi oltre 230, connessi con l’emergenza pandemica, vendevano o pubblicizzavano “medicinali vietati – scrivono i militari del Nas – o falsamente dichiaranti proprietà curative e preventive”.

L’ultima operazione in ordine di tempo è quella di domenica scorsa, condotta insieme al ministero della Salute e ai militari della Sezione analisi del reparto operativo, che ha portato a oscurare 14 siti web, collocati su server esteri e con riferimenti di gestori non individuabili.

Nell’ultimo anno, sono stati smantellati una serie di canali di importazione clandestina e approvvigionamento illegale di farmaci venduti come ‘anti-Covid’, sequestrando 121 mila medicinali di origine straniera, principalmente cinesi privi di autorizzazione e di qualsivoglia valutazione sulla validità terapeutica e sull’assenza di effetti collaterali contenuti in confezioni, fiale, blister e bustine.

Intercettate, tra le altre, quattro piattaforme di vendita online che proponevano l’acquisto illegale anche di presunti vaccini.

In alcuni casi si trattava di sieri ufficialmente autorizzati nei circuiti vaccinali europei o extra Ue, ma anche anti-influenzali, “in particolare il ‘fluzone’ – spiegano gli inquirenti – non vendibile su canali on-line e sul quale, quindi, si nutrono forti sospetti sull’origine e sulla efficacia protettiva, anche in relazione ad un ‘medical product alert’ emesso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla presenza di possibili partite contraffatte in area centroamericana”.

(Alessandra Lemme – LaPresse)

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