Roma, 23 mar. (LaPresse) – Una vasta area della zona industriale di Guidonia, ieri pomeriggio, è stata messa off-line da un potente ‘Jammer’ a dodici antenne; la potente interferenza, alle 15.00 di ieri, aveva interrotto sia le comunicazioni telefoniche che la geolocalizzazione dei veicoli di ultima generazione.
In un capannone in località Tavernelle di Guidonia 3 uomini stavano smontando una potente auto di grossa cilindrata, rubata in nottata in zona Eur, quando hanno visto irrompere gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria della Stradale di Roma.
Il capannone era stato ben organizzato per ‘cannibalizzare’ i veicoli appena rubati. I vetri del locale erano stati oscurati con il cellophane nero, per occultare la visione dall’esterno, mentre all’interno vi era tutta l’attrezzatura per il taglio dei veicoli, compreso un autocarro ricettato ed un muletto per la movimentazione dei mezzi.
Sul veicolo rubato, in fase di smontaggio, era stato acceso il potente ‘Jammer’, con ben 12 inibitori di frequenza attivati al massimo della potenza, per bloccare le trasmissioni di segnale ed evitare di essere individuati.
I tre uomini, tutti già noti alle forze dell’ordine, B.D. albanese di anni 29, S.M. romano di anni 33 e C.O. romano di anni 61, quest’ultimo personaggio di spicco nell’ambito del commercio illegale di veicoli, sono stati arrestati per riciclaggio ed accompagnati presso il carcere di Rebibbia.
I veicoli e l’attrezzatura rinvenuti nel capannone, compreso il potente ‘Jammer’, sono stati sequestrati.