Serie A, Malinovskyi beffa la Juve nel finale: l’Atalanta ‘vede’ la Champions

Per i nerazzurri di Gian Piero Gasperini la qualificazione alla Champions League per il terzo anno di fila è sempre più vicina

Foto Stefano Nicoli/LaPresse

MILANO – Venti anni di attesa, ma ne è valsa la pena. Un gol di Ruslan Malinovskyi nel finale consente all’Atalanta di battere la Juventus per 1-0 e issarsi da sola al terzo posto in classifica con 64 punti. Per i nerazzurri di Gian Piero Gasperini la qualificazione alla Champions League per il terzo anno di fila è sempre più vicina. Mastica amaro, invece, la Juventus che senza Cristiano Ronaldo si conferma ancora una volta troppo fragile e spuntata.

I bianconeri di Andrea Pirlo non hanno mai vinto in questo campionato senza il loro fuoriclasse portoghese, non è bastato oggi il rientro da titolare di Dybala. La Joya, chiaramente non al meglio, ha provato ad incidere ma la durissima marcatura dei carrarmati del Gasp non gli ha lasciato scampo. Male tra i bianconeri Morata, mai in partita e capace di divorarsi nel primo tempo un gol a due passi da Gollini. Decisivi i cambi nell’Atalanta e questo deve far riflettere. La Juve scivola al quarto posto con 62, con Napoli e Lazio che la braccano. Sarà una volata Champions durissima per i bianconeri, che non possono permettersi di fallire anche l’obiettivo minimo di un campionato fin qui fallimentare.

Le formazioni

Nell’Atalanta, Gasperini torna al 3-4-1-2 con Pessina (guarito dal Covid) a supporto delle due punte, Muriel e Zapata. Maehle e Gosens sono gli esterni al fianco di De Roon e Freuler, mentre in difesa Palomino prende il posto dello squalificato Romero al fianco di Toloi e Djimsiti. In porta c’è Gollini. Nella Juve, Pirlo è privo l’acciaccato Ronaldo e propone Morata e Dybala davanti nel suo 4-4-2. Kulusevski viene lasciato in panchina per avere un cambio in attacco, così McKennie e Chiesa sono gli esterni. In difesa de Ligt e Chiellini sono i centrali con Bonucci in panchina, esterno Cuadrado e Alex Sandro. In porta Szczesny nel giorno del suo 31° compleanno.

Il primo tempo

Primo tempo giocato a ritmi elevati, nonostante il campo scivoloso per la pioggia. Parte meglio la Juve, che alza subito il baricentro nella metà campo atalantina. Bianconeri pericolosi soprattutto con una serie di combinazioni di Cuadrado e Dybala, anche se Gollini non viene quasi mai impegnato seriamente. Con il passare dei minuti cresce l’Atalanta, che poco prima della mezzora sfiora il vantaggio con un sinistro da centro area di Pessina sventato in angolo da un intervento alla disperata di De Ligt. Alla mezzora si rivede la Juve con un doppio tentativo in mischia di De Ligt e Chiellini, su calcio d’angolo. Nel finale di tempo è ancora la squadra di Pirlo ad avere le occasioni migliori per passare: prima con Morata (errore clamoroso solo davanti a Gollini), poi con McKennie e infine con Chiesa. L’Atalanta però si salva.

La ripresa

Nell’intervallo Gasperini toglie Pessina, ancora non al meglio, dentro Pasalic. I nerazzurri sembrano decisi a cambiare passo, alzando il baricentro nella metà campo avversaria. La Juve però non ci sta e risponde colpo su colpo, soprattutto sul piano dello scontro fisico. Dopo un’ora di gioco, Pirlo perde per infortunio Chiesa e manda in campo Danilo con Cuadrado avanzato a centrocampo. L’Atalanta prova ad approfittare del momento di assestamento degli avversari e sfiora il gol con un destro a giro di Muriel di poco alto. Ci prova poi Pasalic con un destro da dentro l’area contrato da De Ligt. Risponde la Juventus con una punizione velenosa di Dybala dai 25 metri, con palla di poco a lato. La Joya lascia il campo al 68′, al suo posto Kuluseveski. Gasperini replica inserendo Ilicic per Muriel, poi Malinovskyi per Mæhle.

Proprio lo sloveno serve subito a Zapata un assist perfetto che il colombiano di testa non sfrutta, la palla termina di poco a lato. Dall’altra parte, l’altro neo entrato Kulusevski serve una grande palla a Morata che impegna Gollini con un destro al volo da posizione defilata. Nel finale, complice la stanchezza, la gara diventa fallosa e fioccano i cartellini da parte di un Orsato che ha forse concesso troppo al gioco fisico. Quando lo 0-0 sembrava ormai scritto a tre minuti dalla fine l’Atalanta passa con un sinistro da fuori area di Malinovskyi, deviata da Alex Sandro. In precedenza il centrocampista ucraino aveva impegnato Szczesny su punizione. E’ il colpo del ko per la Juve, che prova un disperato assalto nel recupero senza riuscire ad impensierire Gollini.

(LaPresse/di Antonio Martelli)

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