Serie A, la Lazio cala il pokerissimo al Benevento e resta in scia Champions, 5-3

Tre punti che consentono alla Lazio, al quinto successo consecutivo, di salire a quota 58 punti in classifica; restano fermi a 30, invece, i campani

ROMA – Il derby di casa Inzaghi se lo aggiudica Simone (out però causa Covid). La Lazio batte un ottimo Benevento allo stadio Olimpico con un rocambolesco 5-3 e prosegue la rincorsa alla zona Champions: il match è più che entusiasmante, ben otto le reti tra i biancocelesti e le streghe. Tre punti che consentono alla Lazio, al quinto successo consecutivo, di salire a quota 58 punti in classifica; restano fermi a 30, invece, i campani.

Il primo tempo

Lazio in vantaggio dopo soli dieci minuti di gioco: pallone in profondità di Lucas Leiva per Immobile che tocca con la punta la sfera che rimpalla su Depaoli prima di finire in rete. Biancocelesti in vantaggio. Il Benevento prova a reagire, ma i padroni di casa raddoppiano al minuto 20 con il solito Immobile: su imbucata di Luis Alberto, il bomber campano aggira barba e scavalca Montipò con un pregevole pallonetto. Poco dopo la mezz’ora i capitolini mettono in cassaforte il risultato. Al minuto 35 Correa viene travolto in area di rigore da Montipò: calcio di rigore per la Lazio. Dal dischetto Correa batte il portiere. La risposta della formazione di Filippo Inzaghi arriva solo al minuto 45, a pochi secondi dal fischio parziale. Il Benevento accorcia le distanze con Marco Sau, imbeccato da Roberto Insigne: l’ex Cagliari trova la traiettoria a giro che batte Reina e vale il 3-1.

La ripresa

Nella ripresa Filippo Inzaghi deve fare a meno proprio dell’attaccante sardo, out per un problema fisico. Al minuto 48 i padroni di casa fanno 4-1: ottimo movimento a smarcarsi di Correa che prova a mettere in mezzo il pallone che viene deviato in porta, in maniera sfortunata, da Montipò. Nonostante il vantaggio il match non è ancora chiuso. Al minuto 54 il gioco viene interrotto dall’arbitro Ghersini, richiamato dal VAR per un intervento falloso commesso da Gaich su Milinkovic-Savic che viene giudicato, poi, irregolare. D

al dischetto si presenta Immobile che, però, si fa ipnotizzare da Montipò e sciupa la chance di segnare la quinta rete. Otto minuti dopo la situazione si ripete, ma a parti invertite: il VAR giudica irregolare l’intervento in area di Marusic ai danni di Ionita. Dal dischetto degli undici metri il subentrato Viola non sbaglia e segna la rete del 4-2. L’episodio chiave giunge al minuto 66: il Benevento va in rete con Lapadula, ma l’esultanza viene strozzata dall’intervento del Var che annulla la marcatura per un fallo di Caldirola su Immobile. Niente da fare per il 4-3.

I campani non accusano il colpo e spingono sull’acceleratore. A cinque minuti dal termine della gara, Depaoli deve fare i conti con un super intervento di Reina che evita il peggio e mette in angolo. Sul conseguente calcio piazzato dalla bandierina, Viola pennella una traiettoria perfetta per la testa di Glik che sovrasta Acerbi e segna la rete del 4-3. Finale infiammato all’Olimpico, con il Benevento tutto in avanti alla caccia del pareggio. Nei minuti di recupero, al 96′, c’è spazio anche per la seconda rete di Immobile che vale il definitivo 5-3: contropiede vincente della Lazio che può esultare al fischio finale.

(LaPresse)

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