ROMA – Green pass: il lasciapassare per ristoranti al chiuso e discoteche. E’ quanto starebbe per decidere la Cabina di regia che potrebbe mandare in vigore la nuova normativa già dal prossimo 26 luglio che elencherà la lista completa dei luoghi dove vi sarà accesso solo con la vaccinazione effettuata.
Locatelli: “Più contagi tra i giovani”
Secondo il coordinatore del Comitato tecnico scientifico e presidente dell’Istituto superiore di sanità, Franco Locatelli, “i dati indicano una ripresa netta della circolazione virale nel Paese. Anche nelle ultime 24 ore abbiamo avuto un incremento di circa 300 casi. Come ha documentato la cabina di regia, l’età mediana dei contagiati è 28 anni, dato che dimostra come i contagi siano legati in buona parte alla popolazione giovane in ragione della maggior socializzazione del periodo estivo, un po’ come è successo l’anno scorso. Gli assembramenti e gli affollamenti hanno favorito la circolazione virale. Basta pensare anche ai focolai legati ai quarti e alle semifinali di Euro 2020 già individuati a Roma”. E ha poi aggiunto: “Credo che vadano fatte scelte per contrastare la ripresa della circolazione virale”.
Green pass inevitabile
In merito all’utilizzo della carta verde Locatelli ha aggiunto che “dare accesso a determinate attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificato verde, è una strategia inevitabile. Penso a concerti, grandi eventi, stadi, cinema, teatri, piscine, palestre. In questi casi è fuori discussione la necessità del documento. Chi esita a tornare nei ristoranti – ha concluso – credo che lo farebbe con più tranquillità sapendo che vi hanno accesso persone con il certificato”. Inoltre Green pass obbligatorio dopo la seconda dose anche per viaggiare in treno a lunga percorrenza, navi, aerei, stadi, palestre, concerti e convegni.
Vaccini: si procede veloci
Sono 27.120.766 gli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale pari al 50,21% della popolazione over 12. A ricevere la doppi dose vaccinale sono 25.988.014, pari al 48,12% della popolazione over 12, mentre negli over 80 ha ricevuto entrambe le dosi l’89,81%, percentuale che scende al 77,95% per la fascia 70-79 anni.