ROMA – Schegge provenienti da ordigni esplosivi e proiettili hanno colpito il Posto di primo soccorso gestito da EMERGENCY a Maydanshar, capoluogo della provincia afgana di Maidan Wardak, nell’area di Kabul, nella notte tra domenica e lunedì 9 agosto. Per tutelare la sicurezza del proprio staff, l’organizzazione umanitaria aveva deciso di chiudere temporaneamente il presidio poco prima dell’avvenuto.
“Nessun membro dello staff dell’organizzazione è rimasto ferito, ma essere costretti a chiudere un Posto di primo soccorso in un momento come questo significa privare la popolazione locale delle cure di primo soccorso in un territorio da sempre sprovvisto di strutture sanitarie”, ha dichiarato Alberto Zanin, Medical coordinator del Centro chirurgico per vittime di guerra di Kabul. Il Posto di primo soccorso era già stato danneggiato da una raffica di proiettili lo scorso venerdì, quando i combattimenti avevano già colpito l’area.
“Non siamo un bersaglio, ma il fuoco incrociato danneggia sia i civili che chi presta soccorsi. Chiediamo ancora una volta a tutte le parti di rispettare le strutture sanitarie e di garantire che non vengano messe in pericolo. GLI OSPEDALI NON SONO UN OBIETTIVO!”, ribadisce Zanin.
I Centri sanitari e i Posti di primo soccorso di EMERGENCY sono un punto di riferimento fondamentale per le comunità delle zone più remote perché spesso rappresentano l’unica possibilità di ricevere cure e assistenza immediata. In Afghanistan mancano infatti strutture sanitarie gratuite e le caratteristiche del territorio e l’insicurezza rendono difficili gli spostamenti.
I Posti di primo soccorso di EMERGENCY sono invece collegati agli ospedali dell’associazione con un servizio di ambulanze operativo 24 ore su 24. Nel corso del 2020 hanno effettuato circa 320 mila visite e più di 9 mila trasferimenti in ambulanza.
EMERGENCY ringrazia profondamente tutto lo staff nazionale e internazionale che – nonostante i rischi per l’incolumità personale che stanno vivendo da giorni – ha deciso di rimanere a curare le vittime di questo conflitto con dedizione e grande senso di responsabilità.
EMERGENCY è presente in Afghanistan dal 1999 con due Centri chirurgici per vittime di guerra nelle località di Kabul e Lashkar-gah, un Centro chirurgico e pediatrico, un Centro di maternità ad Anabah, nella Valle del Panshir, e una rete di 44 Posti di primo soccorso. Nei primi quattro mesi del 2021, i suoi ospedali hanno già ricoverato 1853 pazienti vittime di guerra. Si tratta di un aumento del 202% rispetto al 2011, quando la guerra era in corso da 10 anni.
LaPresse