Ecosistema a rischio per i roghi

Non solo aria irrespirabile e boschi distrutti: gli incendi minano il futuro del pianeta

NAPOLI – I roghi tossici rappresentano un danno per l’intero ecosistema perché non solo rendono l’aria irrespirabile e ci costringono a rimanere chiusi in casa nonostante il gran caldo ma provocano gravi danni anche alla natura, ovviamente, agli animali e a tutto ciò che ci circonda. Gli incendi di oggi non sono quelli di ieri. Il riscaldamento del pianeta di fatto sta trasformando i roghi dei piromani, le fiamme appiccate intenzionalmente da piccoli o grandi interessi, le scintille dovuti all’incuria, in devastanti eventi estremi sempre più frequenti e violente: vere e proprie tempeste di fuoco fuori controllo.

Il ruolo delle api

Le fiamme artigliano, dilaniano distruggono in maniera inarrestabile ecosistemi di cui abbiamo bisogno per vivere, foreste che amiamo, animali che stanno scomparendo. E’ il caso delle api. Piccoli insetti che sono fondamentali per l’intero ecosistema. Le fiamme hanno distrutto gran parte del patrimonio naturale della Campania. Ma lo stesso vale per gran parte d’Italia, in questo periodo soprattutto la Sardegna è stata vittima di roghi. Incendi che hanno messo in ginocchio tantissime attività, compresa l’apicoltura. Per questo motivo Legambiente ha voluto lanciare una raccolta di fondi per coloro che sono stati maggiormente colpiti dai danni collegati agli incendi nel settore dell’apicoltura. Grazie ai fondi raccolti saranno donate arnie e sciami e verrano sostenuti i progetti degli apicoltori danneggiati dalle fiamme. L’obiettivo è far rinascere il territorio sostenendo chi ci vive e lavora, o vuole avviare una nuova attività, ricostruendo la biodiversità, di cui le api sono un fattore fondamentale.

Boom di incendi

Che siano dolosi o accidentali i grandi incendi in Italia sono cresciuti del 256% nell’estate 2021 con una escalation di fuoco che dalla Liguria alla Calabria, dalla Sardegna alla Puglia, dalla Sicilia alla Campania, dalla Basilicata all’Abruzzo, fino Marche, Molise e Toscana, costa all’Italia circa un miliardo di euro fra opere di spegnimento, bonifica e ricostruzione. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Effis rispetto alla media storica 2008-2020 in relazione ai violenti roghi che stanno devastando il Paese con decine di migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea inceneriti dalle fiamme, animali morti, alberi carbonizzati, oliveti e pascoli distrutti e fiamme che arrivano a lambire le città e la stessa riserva naturale di Castelporziano della Presidenza della Repubblica. Una situazione angosciante che l’Italia è costretta ad affrontare perché se da una parte 6 incendi su 10 sono di origine dolosa, con i piromani in azione, dall’altra per effetto della chiusura delle aziende agricole, la maggioranza dei boschi nazionali si trova senza sorveglianza per l’assenza di un agricoltore che possa gestirli.

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