Covid, 141mila nuovi casi: positività al 13%. Da lunedì altre 4 Regioni in giallo

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Silvio Brusaferro (Iss), Gianni Rezza

ROMA – Sono 141.262 i test positivi al Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore a fronte di 1.084.295 i tamponi molecolari e antigenici: sale il tasso di positività che si attesta al 13%, in aumento rispetto all’11,78% registrato ieri. Le vittime sono 111, ieri erano state 155. Negli ultimi 7 giorni ci sono stati 983 decessi, in diminuzione del -0,3% rispetto alla settimana precedente.

I nuovi ricoveri in terapia intensiva sono 135: negli ultimi 7 giorni ne hanno varcato la porta 818 persone, in crescita del 27,8% rispetto alla settimana precedente. Quello delle ospedalizzazioni è il dato che stabilisce i parametri per la zona gialle: il limite viene fissato al 10% per le terapie intensive e al 15% per i reparti ordinari.

Una soglia critica che “a livello nazionale viene superata in ben 12 Regioni”, come ha sottolineato dal direttore generale della Prevenzione sanitaria del Ministero della Salute Giovanni Rezza nell’ultimo report settimanale della Cabina di regia per l’emergenza Covid. E, infatti, da lunedì Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia abbandoneranno la zona bianca, portando a 11 le Regioni in giallo.

“Quasi in tutte le Regioni sostanzialmente il quadro è caratterizzato da una crescita del numero di nuovi casi”, ha evidenziato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro nella cabina di regia di venerdì. E, infatti, nelle ultime 24 ore si è registrato un boom di nuovi contagi in svariate Regioni, con numeri a cinque cifre: in Veneto, ne sono stati registrati 14.270. Balzo in avanti anche in Emilia Romagna, dove le nuove diagnosi di Covid sono state 12.255. E nel Lazio, con 12.345 casi. Numeri che portano a 1.021.697 le persone attualmente positive in Italia.

“Le fasce d’età più giovani sono caratterizzate da una maggior circolazione: questa settimana la fascia 20-29 si configura come quella dove la circolazione è aumentata più significativamente”, ha evidenziato Brusaferro. “Ma tutte le fasce a partire da sotto i 40 anni sono caratterizzate da una crescita di settimana in settimana”, ha avvertito, ricordando che “il rischio di ospedalizzazione per le fasce d’età più giovani rimane sempre contenuto ma è comunque presente”.

E nonostante siano ancora 3,4 milioni le persone ancora refrattarie al vaccino “stanno crescendo in maniera significativa le terze dosi in tutte le fasce d’età. La fascia d’età più anziana, quella over 80, ha raggiunto il 71%. Quella over 70 il 57% ma è un movimento che sta caratterizzando un po’ tutte le fasce d’età”. L’Istituto Superiore di Sanità, nel report esteso che integra il monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid, ha sottolineato come “nell’ultimo mese il tasso di ricovero nella fascia over 80 per i non vaccinati è otto volte più alto” rispetto ai “vaccinati completi da meno di 120 giorni e 41 volte più alto” rispetto ai “vaccinati con booster”.

La variante Delta resta ancora predominante, mentre la Omicron è diffusa al 21% “anche se con grandi differenze da Regione a Regione”, ha segnalato Brusaferro, citando la Flash Survey dello scorso 20 dicembre e annunciandone una nuova per lunedì 3 gennaio.(LaPresse)

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