Almeno 497 i minori vittime di abusi nell’arcidiocesi di Monaco di Baviera tra il 1945 e il 2019. Il Report: ignorati 4 casi da Joseph Ratzinger

Sono coinvolte 235 persone: 173 preti, 9 diaconi, 5 referenti pastorali e 48 addetti dell'ambito scolastico

Foto Spada/Lapresse in foto il Papa emerito Benedetto XVI

MONACO DI BAVIERA – “Sono almeno 497 i minori vittime di abusi nell’arcidiocesi tra il 1945 e il 2019”: lo si legge nel ‘Rapporto sulla pedofilia del clero’ da cui si evince che “sono coinvolte 235 persone: 173 preti, 9 diaconi, 5 referenti pastorali e 48 addetti dell’ambito scolastico”. Inoltre ci sarebbero ben quattro casi di errori da parte del Papa emerito Joseph Ratzinger.

La dichiarazione

E Ratzinger si è difeso. Lo ha fatto in una dichiarazione scritta che è stata allegata al rapporto, ma le sue sono state definite dai legali del rapporto “poco credibili”. Il Papa, che ha svolto le funzioni di arcivescovo di Monaco dal 1977 al 1982, non avrebbe intrapreso nulla verso i religiosi accusati di abusi non ravvisando inoltre alcun interesse per le vittime.

La condanna

Immediata è giunta la condanna da parte della Santa Sede per bocca del portavoce vaticano Matteo Bruni: “La Santa Sede – ha detto – ritiene di dover dare la giusta attenzione al documento, di cui al momento non conosce il contenuto. Nei prossimi giorni, a seguito della sua pubblicazione, ne prenderà visione e potrà opportunamente esaminarne i dettagli. Nel reiterare il senso di vergogna e il rimorso per gli abusi sui minori commessi da chierici, la Santa Sede – ha concluso – assicura vicinanza a tutte le vittime e conferma la strada intrapresa per tutelare i più piccoli garantendo loro ambienti sicuri”.

Le vittime

I ragazzi vittime di abusi, per lo più maschi, avevano dagli 8 ai 14 anni. Nel Rapporto che passa in rassegna gli anni tra il 1945 e il 2019, si leggono chiari riferimenti agli abusi sessuali perpetrati nell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga. Marion Westpahl che ha spiegato: “Il cardinale Reinhard Marx non è presente a questa conferenza. Lo abbiamo invitato ma ha deciso di non venire. Naturalmente deploriamo questa scelta. Al cardinale Reihnard Marx sono da attribuire errori di comportamenti relativamente a 2 casi di abusi nel 2008”.

La lettera al Papa

Marx aveva già rassegnato le sue dimissioni lo scorso mese di giugno al Papa Francesco ed aveva anche diffuso alcuni passi della missiva dove spiegava le ragioni della sua scelta in merito, causa la “catastrofe degli abusi sessuali da parte dei sacerdoti”, dichiarando inoltre che “la Chiesa oramai era arrivata a un punto morto”. Ma nel 2010 l’arcidiocesi di Monaco di Baviera aveva già presentato un rapporto in merito, per cui questo ulteriore rapporto “vuole essere una pietra miliare nell’ulteriore processo di gestione degli abusi sessuali nell’arcidiocesi” un tempo guidata da Joseph Ratzinger.

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