Coltivare l’orto nel salotto di casa

coltivare l'orto in casa
coltivare l'orto in casa

CASERTA – Un vero e proprio orto da coltivare nello scaffale del salotto. Potrebbe essere la svolta per avere frutta e verdura fresche e homemade a portata di mano. Da quando la pandemia si è fatta largo nelle nostre vite gli italiani hanno imparato a riscoprire la propria creatività, provando a preparare pasta, pane e pizza fatti in casa.  Chi vive in campagna si è dedicato all’orto, curando le piante e raccogliendo i frutti della terra. Ma questa manualità è di fatto negata a chi vive in città. In realtà anche sui balconi degli agglomerati urbani più vasti è possibile avere un piccolo orto domestico, che si può curare disponendo di piccoli spazi come giardini e terrazze. Ma non solo. Coltivare verdure in casa è l’obiettivo dell’ultima ricerca degli esperti di Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Lo studio si basa su un nuovo sistema semplice, sostenibile, low-cost e senza uso di pesticidi, che prevede illuminazione di precisione, ventilazione mirata e uso minimo d’acqua. Lo stanno sperimentando i ricercatori impegnati in attività del settore della coltivazione non convenzionale presso i laboratori della Divisione Biotecnologie e Agroindustria di Enea.

COME FUNZIONA

Il dispositivo si presenta come un semplice scaffale mobile di dimensioni adatte ad alloggiare la piante da coltivare, che si può posizionare nella zona giorno della casa. E’ costituito da un sistema di illuminazione sviluppato da BECAR Srl, un’azienda del gruppo Beghelli leader nel settore, in collaborazione con ENEA nell’ambito del progetto PON ISAAC finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, e basato su LED che forniscono alle piante luce nello spettro utile alla fotosintesi e con intensità adeguate a far crescere le piante sane. Questo sistema di illuminazione di ultima generazione, abbinato alla ventilazione mirata ai fabbisogni delle piante e all’utilizzo di substrati convenzionali (terreno, terriccio, compost), permette di compiere in ambienti domestici un ciclo completo di produzione di verdure. I primi esperimenti hanno riguardato un ciclo completo di zafferano e si stanno conducendo prove anche per lattuga e pomodoro.

COLTIVARE AL CHIUSO

“Il sistema è un vero e proprio downgrade del Microcosmo, il primo simulatore di campo hi-tech destinato alla ricerca scientifica mai realizzato in Italia per la coltivazione di piante al chiuso e in ambienti estremi brevettato da ENEA e FOS S.p.A. e commercializzato dalla start-up Piano Green”, spiega Luigi d’Aquino, ricercatore Enea del Laboratorio Bioprodotti e Bioprocessi. “Rispetto a Microcosmo – aggiunge –  questo dispositivo è più semplice ed economico da gestire, consente di coltivare al chiuso anche in ambienti domestici con buone rese produttive, consentendo anche al singolo cittadino di diventare produttore senza dover necessariamente avere particolari competenze o sostenere costi proibitivi”.

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