CASERTA – Settembre si avvicina e con esso la fine degli aiuti del governo a fronte dei rincari sulle bollette, che fino ad oggi hanno tenuto a bada gli aumenti, mettendo in allarme i bar e i pubblici esercizi del capoluogo: è con preoccupazione che gli esercenti guardano all’autunno, che si preannuncia freddo e ‘salato’, in previsione dei prossimi aumenti del prezzo di luce e gas.
La situazione sta mettendo a dura prova i bar del capoluogo, che si ritrovano a dover fare i conti con i rincari non solo sulla merce e le materie prima ma ora anche sulle bollette di luce e gas. Una vera e propria batosta per le famiglie, che in media si ritroveranno a pagare circa 2.800 euro in più per riscaldamento ed elettricità. Se però il problema è grave per loro lo è dieci volte tanto per gli esercenti. Il paragone con i due anni precedenti è spietato. Se nel 2020 e nel 2020 un bar spendeva mediamente in media 6.700 euro per le bollette di luce e gas, tra frigoriferi e riscaldamento, nei prossimi dodici mesi la cifra potrebbe superare i 14mila euro. Ciò nella previsione che gli aumenti attuali, ininterrotti dall’inizio della guerra in Ucraina, continuino a far salire il prezzo dell’energia.
Per alcuni la ‘mazzata’ c’è già stata. In busta centinaia se non migliaia di euro. “L’ultima volta abbiamo dovuto pagare seicento euro in più rispetto al mese precedente – a parlare è Francesco Verde di Bar Di Nardo – In pratica abbiamo sborsato il doppio, con una cifra totale di circa milleduecento euro. Praticamente ci ritroviamo a dover rimanere aperti per forza, soltanto per far fronte alle spese. Perdere anche solo i guadagni di una settimana sarebbe disastroso per la nostra attività dovendo sostenere anche il resto delle spese, come tasse e tributi che sono obbligatori. Da quando abbiamo aperto e soprattutto in questo periodo ci stiamo ritrovando in una situazione disastrosa, con le spese che aumentano sempre di più e la politica che non sostiene per nulla i commercianti. Non so in questo modo per quanto ancora a riusciremo a rimanere aperti”.
La situazione per i bar del capoluogo, che ancora non si erano ripresi dopo la pandemia, è a dir poco tragica. “Il volume di lavoro è diminuito di molto – sono le parole di Peppe Raiano del bar Caffetteria Raiano – ma questo non sembra importare a nessuno. Non di certo alla politica, che non ci da nessun sostegno. Dal governo nulla se non l’obbligo di pagare tasse e tributi. Non ci stanno aiutando per niente. A causa delle spese, aumentate al punto da diventare insostenibili, abbiamo dovuto fare dei tagli. L’ultima mazzata è stata con l’elettricità e il gas. Le bollette erano arrivate anche al doppio passando a più di settecento auto. Poi bisogna pagare le tasse, l’Inps e tutto il resto. Non so fino a che punto vogliono portarci. Arriveremo a chiudere tutti, uno dopo l’altro. E mi preoccupa che a settembre il costo dell’elettricità aumenterà nuovamente”. Tra gli esercenti c’è ancora però chi è in attesa della batosta. Se fino ad oggi i costi sono stati contenuti è con preoccupazione che, molti imprenditori, attendono il prossimo pagamento dell’energia. “Siamo ancora in attesa delle ‘brutte notizie’ – sono le parole di Alfonso Bruno del Bar Pasticceria Benefico – Fortunatamente non sono ancora arrivate le ultime bollette. Per cui, almeno in teoria, non siamo molto preoccupati. C’è però anche da considerare che quest’anno, a causa dell’ondata di caldo iniziata fin dai primi mesi estivi, abbiamo dovuto iniziare ad accendere l’aria condizionata fin da maggio. Non sappiamo la situazione come andrà ed è difficile fare paragoni con gli anni passati ma una cosa è certa: la situazione non è buona ed il governo deve intervenire”.
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