Acqua del rubinetto per salvare la Terra

© LAPRESSE
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NAPOLI – E’ una risorsa economica ed ecologica, eppure ancora molti italiani preferiscono pagare per ottenerla. Bere acqua del rubinetto potrebbe significare una svolta verso uno stile di vita ecosostenibile ma, nonostante i passi in avanti fatti negli ultimi anni, c’è ancora molto da fare. Aqua Italia (federata Anima – Confindustria) dal 2006 commissiona biennalmente un’indagine statistica per conoscere l’evoluzione di comportamenti e atteggiamenti della popolazione italiana nei confronti dell’acqua potabile da bere. L’ultimo sondaggio, condotto nel maggio dello scorso anno, rivela che l’82,7% della popolazione italiana beve acqua del rubinetto (trattata e non), con un tasso di crescita sul 2020 di oltre il 5%. Circa la metà della popolazione maggiorenne italiana (47,3%) dichiara di bere sempre o quasi sempre l’acqua potabile del rubinetto in casa e fuori casa e si è evidenziato che nel corso del 2020 sono aumentati in modo significativo (+6,5%) i consumatori occasionali di acqua del rubinetto (35,4%). La maggiore presenza di chi beve l’acqua del rubinetto si ritrova tra i residenti nelle aree Nord Ovest (49,4%) e Nord Est (57,1%), mentre si rileva una minore incidenza tra chi vive nelle regioni nel Meridione, dove risulta più alta della media la percentuale di coloro che bevono acqua del rubinetto più raramente o mai (29,5% contro una media nazionale del 25,2%).

IL SUD ARRANCA

I motivi principali per i quali gli intervistati hanno dichiarato di bere l’acqua del rubinetto afferiscono principalmente all’attenzione per l’ambiente (27%), cioè evitare di trasportare e smaltire bottiglie di plastica, il 21,3% la sceglie per il minor costo rispetto all’acqua in bottiglia e poco più del 20% la beve perché è buona. Il 24,7% degli intervistati si è dichiarato estremamente preoccupato e il 65,4% abbastanza preoccupato della presenza di potenziali sostanze contaminanti, come ad esempio farmaci e sostanze chimiche.  La preoccupazione maggiore per i contaminanti viene espressa tra gli abitanti del Sud (32,1% contro il 24,7% della media della popolazione). 

ACQUA SICURA

A rassicurarci sulla qualità dell’acqua del rubinetto è l’Istituto superiore di sanità. L’acqua destinata al consumo umano in Italia proviene per l’85% da acque sotterranee che sono naturalmente più protette delle acque superficiali. Inoltre, prima di arrivare nel rubinetto è sottoposta a un rigoroso sistema di prevenzione e di controlli da parte delle Autorità di controllo ambientale, delle Autorità Sanitarie e dei gestori dei servizi idrici. La percentuale di campioni ‘conformi’ ai limiti di legge per i parametri di controllo ordinario è superiore al 99%. E’ più alta della media europea e, generalmente le ‘irregolarità’ o non conformità non riguardano i parametri di rischio per la salute. I problemi di qualità delle acque si sono verificati in aree circoscritte perché l’acqua proviene da corpi idrici (come un lago, un bacino artificiale, una falda sotterranea attinta con un pozzo) che sono contaminati da elementi presenti in natura (ad esempio, nelle rocce caratteristiche di quelle aree) quali arsenico, boro e fluoro. Eppure secondo i più recenti dati dell’Istat molte famiglie ancora non si fidano di bere l’acqua del rubinetto, anche se i dati stanno migliorando: la sfiducia è passata dal 40,1% del 2002 al 29,0% del 2018. All’origine della diffidenza verso l’acqua di rubinetto ci sono interruzioni e disservizi della fornitura, aspetto torbido o effetti dovuti allo stato e manutenzione delle reti.

I VANTAGGI

In primo luogo bere acqua del rubinetto fa bene all’ambiente perché si evitano le emissioni del trasporto e anche la produzione di rifiuti da imballaggio. Comprare acqua in bottiglia è anche evidentemente più costoso, specialmente in questo periodo per i rincari dei prezzi. Bere acqua del rubinetto è anche molto più comodo perché non dobbiamo perdere tempo ed energie per acquistare le bottiglie e poi trasportarle in casa. Infine, come già ribadito più volte, l’acqua che arriva nelle nostre case è sicura: non corriamo alcun pericolo.

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