Madre e figlio pestati e rapinati, 2 arresti

I luscianesi Straniero e Costanzo ammanettati e portati in prigione dai carabinieri

VILLA DI BRIANO – Rapina in casa, in due finiscono in carcere. I militari dell’Arma di Frignano hanno ammanettato Giuseppe Straniero, 36enne, e Secondino Costanzo, 40enne, entrambi residenti a Lusciano. Ad ordinare il loro trasferimento in prigione, su richiesta della Procura di Napoli Nord, è stato il giudice Raffaele Coppola. I due, assistiti dai legali Giovanni Cantelli, Michele Cantelli e Gaetano Laiso, stando alla tesi degli inquirenti, lo scorso 29 settembre, armati, hanno fatto irruzione nell’abitazione brianese di una donna 84enne.

Costanzo sarebbe rimasto all’esterno della casa, con il ruolo di vedetta, mentre Straniero, dice la Procura, è entrato impugnando una semiautomatica. Avrebbe messo la pistola in bocca all’anziana e con tono minaccioso le ha intimato di consegnargli i soldi. Al no della signora avrebbe reagito spingendola verso il pavimento e trascinandola in un’altra stanza, dove c’era il figlio della vittima, con gravi problemi di salute. E Straniero, afferma la Procura, ha usato violenza anche nei suoi confronti, colpendolo con il calcio della pistola. La rapina se fallì è perché in casa la signora non aveva contanti in casa.
L’indagine, condotta dai carabinieri, si è svolta celermente. Fondamentali sono state le telecamere installate nella zona dove si è verificato il raid. Grazie agli ‘occhi elettronici’ è stata individuata la vettura usata dai malviventi. Le perquisizioni presso le abitazioni dei due hanno consentito agli investigatori di raccogliere ulteriori elementi per collegarli alla rapina. I militari hanno pure accertato che Costanzo è un parente acquisito della donna rapinata, con la quale era entrata in contrasto per motivi economici.

Agli indagati viene contestato pure il reato di lesioni, di detenzione e porto in luogo pubblico di armi e ricettazione.
Il giudice, nel motivare il provvedimento cautelare ha evidenziato che “la rapina è stata consumata con tale violenza e freddezza da dimostrare una radicata esperienza e assuefazione a fatti delittuosi della medesima indole”. Nei confronti delle vittime, una delle quali affetta da autismo, avrebbero esercitato “violenza gratuita e non necessaria”. “Straniero e Costanzo – ha aggiunto il gip – non sono solo altamente pericolosi, ma chiaramente capaci di tutto pur di ottenere immediatamente del denaro necessario a far fronte ai loro bisogni, arrivando a cogliere qualsiasi occasione loro si presenti”. Se lasciati liberi, ha ritenuto il giudice Coppola, potrebbero commettere reati della stessa specie. E così l’unica misura ritenuta idonea per loro, ha ritenuto il gip, è il carcere.

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