Bimbe molestate a Napoli, c’è l’identikit del 30enne

NAPOLI – Ascoltate le ragazzine molestate in un distributore automatico in piazza Carità. Tracciato l’identikit del trentenne. Gli investigatori della squadra mobile hanno raccolto le testimonianze delle tre undicenni: non lo avevano mai visto. All’inizio pensavano fosse un gioco. Uno scherzo. Nel filmato delle telecamere interne ridono più volte. Poi l’espressione cambia. Chiede a una di togliere una scarpa per toccarle il piede, in cambio di venti euro. Cosa che la ragazzina fa. Ma un secondo dopo capiscono e si irrigidiscono: sgattaiolano fuori dal distributore e chiedono aiuto a un garagista poco più avanti. Da qui la denuncia della madre di una bimba e le indagini della sezione Minori della squadra mobile.
Sono loro a procedere, quando i reati sono nei confronti di minorenni. Specialisti anche nell’ascoltare le vittime. Non è semplice. Possono avere imbarazzo, pudore.

Al vaglio della Procura c’è il video e il racconto delle bambine. Di più. Le forze dell’ordine hanno svolto le prime verifiche: l’uomo ha circa trenta anni e non era mai stato visto nella zona. Dunque potrebbe arrivare da un altro quartiere. Ora le verifiche si allargano all’intero centro storico. Una corsa contro il tempo. Perché potrebbe importunare altre persone: soprattutto adolescenti, spiegano gli investigatori. Le tre undicenni hanno detto agli agenti, che lui aveva tentato un approccio insistente. Ma scherzava, come fosse un gioco. Una sfida. Sembrava simpatico. Poi aveva cominciato ad avere un atteggiamento strano e nervoso: aveva chiesto di raggiungere un vicolo a poca distanza. Perché? Nel filmato si vede allungare un braccio e sporgere la testa verso l’esterno, come a indicare una stradina. Ovviamente le bimbe si guardano, ma non muovono un passo. A quel punto prende venti euro da una tasca dei pantaloncini e li consegna una ragazzina: lei si toglie una scarpa e lui le tocca il piede. Torna a indicare un vicolo all’esterno del distributore. Le bimbe intuiscono qualcosa e cominciano ad avere paura. Non sorridono più.

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