Anna Santoro: decoratrice di torte, madre, moglie e runner appassionata

Anna Santoro

CASERTA – Oggi ospitiamo sulle nostre “colonne” Anna Santoro, una donna che riesce a bilanciare con successo numerosi ruoli: è una talentuosa decoratrice di torte, madre di due figli, moglie di un podista e appassionata runner. Anna non è solo una sportiva master, ma anche una “Fun Pacer,” una figura fondamentale nelle competizioni di corsa, nota per il suo spirito motivazionale e il sostegno che offre agli altri atleti. Attraverso la sua passione per il podismo, Anna riesce a ritagliarsi momenti di libertà e ricarica, senza trascurare le esigenze della sua famiglia e del suo lavoro. La sua giornata è una danza ben orchestrata tra impegni familiari, professionali e sportivi. L’abilità di decorare torte richiede precisione e creatività, due qualità che Anna porta anche nella sua vita di runner. La sera, dopo aver dedicato tempo alla sua famiglia e al suo lavoro, Anna indossa scarpette e pantaloncini e si prepara per l’allenamento, trasformando la corsa in un momento di rigenerazione personale. Ma Anna non si limita a correre per se stessa. Come “Fun Pacer,” è un vero e proprio angelo custode per i runner in gara, aiutandoli a mantenere il ritmo giusto per raggiungere il loro obiettivo. 

Anna, grazie per essere qui con noi.

Grazie a voi per l’invito, è un piacere condividere la mia esperienza.

Raccontaci come riesci a conciliare la tua passione per il podismo con la famiglia e il lavoro.

Non è sempre facile, ma con un po’ di organizzazione tutto è possibile. Lavoro come decoratrice di torte, il che richiede tempo e precisione. Ma la sera, dopo aver dedicato la giornata alla mia famiglia e al lavoro, indosso scarpette e pantaloncini e vado ad allenarmi. E’ il mio momento di libertà e di ricarica. 

Sei anche una “Fun Pacer”, un vero e proprio angelo custode per i runner in gara. Come vivi questa esperienza?

Essere una “Fun Pacer” è un’esperienza incredibile. Aiutare gli altri runner a raggiungere il loro obiettivo e incitarli a non mollare è emozionante. Vedere la gioia sui loro volti quando tagliano il traguardo con il loro personal best è impagabile. E’ un ruolo che richiede responsabilità e tanta passione. E’ gratificante sapere di essere stata parte del loro successo. Essere un “Fun Pacer” mi permette di creare un forte senso di comunità tra i partecipanti.

Anche tuo marito, Emilio De Luca, è un runner e un “Fun Pacer”. Chi è il più veloce tra voi due?

(Sorride!) E’ una domanda che mi fanno spesso. Con schiettezza posso dire che lo batto sempre, anche se di poco. La competizione sana tra noi ci spinge a migliorarci continuamente. Emilio è il mio più grande sostenitore e amore. La nostra passione comune per la corsa rafforza il nostro legame.

Qual è la gara che ti è rimasta più nel cuore?

Senza dubbio l’Half Marathon di Valencia del 2019. E’ stata una gara entusiasmante, il calore del pubblico era incredibile e l’arrivo mozzafiato. E’ un’esperienza che porterò sempre con me. Valencia è una città meravigliosa e l’atmosfera durante la gara era elettrizzante. Ogni volta che ci ripenso, mi emoziono. 

Hai partecipato anche a maratone importanti come quella di Roma e Firenze nello stesso anno, il 2018. Come ti sei preparata per queste sfide?

Prepararsi per una maratona richiede dedizione e costanza. Ho seguito un programma di allenamento rigoroso, bilanciando corsa, riposo e alimentazione. La preparazione mentale è altrettanto importante. Il supporto della mia famiglia è stato fondamentale. Ogni gara ha le sue sfide uniche, e prepararsi significa adattarsi a queste. 

Quando non sei “Fun Pacer”, riesci comunque a ottenere ottimi risultati. Spesso sei tra le prime dieci donne e sul podio. Come riesci a mantenere questo livello?

L’allenamento costante e la determinazione sono fondamentali. La competizione mi motiva a dare il massimo. E avere Emilio che mi sostiene e tifa per me aiuta molto. Mi piace fissare obiettivi chiari per ogni gara e lavorare sodo per raggiungerli. La mia motivazione principale è migliorare continuamente e godermi il processo.

Cosa consiglieresti alle donne che vogliono iniziare a correre ma pensano di non avere tempo?

Consiglierei di iniziare con piccoli passi. C’è sempre un ritaglio di tempo nella giornata per dedicarsi alla corsa, anche se sembra impossibile. La corsa trasmette energia, entusiasmo e aggregazione. E’ una parte importante della mia vita e credo che possa portare benefici a chiunque. Non importa quanto tempo si riesce a dedicare, l’importante è iniziare e fare dell’attività fisica una parte della propria routine quotidiana.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri, sia nella vita che nello sport?

Nella vita, voglio continuare a migliorarmi come madre, moglie e nel lavoro. Nello sport, il mio obiettivo è non essere mai una delle tante, ma di migliorarmi sempre. La corsa porta allegria, entusiasmo e divertimento, e voglio continuare a trasmettere questi valori. Mi piacerebbe anche coinvolgere più donne nella corsa. 

Hai parlato del ruolo importante del sostegno familiare. Come riesci a mantenere l’equilibrio tra gli impegni familiari, lavorativi e sportivi?

La chiave è la pianificazione. Cerco di organizzare la mia giornata in modo da avere tempo per tutto. La  sera è il momento migliore per me per allenarmi. E’ un equilibrio delicato, ma con la giusta organizzazione, tutto è possibile.

Grazie, Anna, per aver condiviso la tua storia con noi. La tua determinazione e passione sono davvero ispiranti.

Grazie a voi per avermi dato l’opportunità di raccontarla. Spero che la mia esperienza possa motivare altre persone a trovare il tempo per dedicarsi a ciò che amano.

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