Torre del Greco, aggressione ai medici del Pronto soccorso

L'ospedale Maresca di Torre del Greco

Aggressione al personale del Pronto soccorso dell’ospedale ‘Antonio Maresca’ la notte scorsa.
Dalle prime informazioni, il parente di una persona in stato di agitazione ha aggredito i sanitari ‘colpevoli’ di aver dimesso il familiare ricoverato. Per i parenti, infatti, il soggetto sarebbe dovuto restare in ospedale perché a casa sarebbe stato probabilmente ingestibile. Dalle proteste alla violenza il passo è stato breve: ad avere la peggio anche due guardie giurate intervenute per sedare la rissa.
I sanitari feriti si sono fatti refertare ed è stato necessario chiudere il Pronto soccorso per carenza di personale, eccezione fatta per i codici rossi. Il fatto è stato reso noto dall’associazione ‘Nessuno tocchi Ippocrate’ che da anni si batte perché venga maggiormente tutelata l’incolumità di medici e infermieri.
Le aggressioni al personale medico ospedaliero sono purtroppo un fenomeno in costante crescita, che compromette la funzionalità delle strutture sanitarie. Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie lo scorso anno sono stati 16mila gli episodi di aggressione al personale sanitario e sociosanitario e 18mila le operatrici e gli operatori coinvolti. La professione più colpita è quella degli infermieri, seguita dai medici e dagli operatori socio-sanitari. Due terzi delle persone aggredite sono donne. Gli ambienti più rischiosi risultano essere i Pronto soccorso, le Aree di Degenza, i servizi psichiatrici e gli ambulatori.

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