GERUSALEMME (Domenico Palmiero) – Il Giro d’Italia edizione 101 è iniziato come è finita l’edizione 100 dello scorso anno: con la vittoria dell’olandese Tom Dumoulin. Il capitano della Sunweb ha vinto la cronometro inaugurale di 9,7 chilometri sulle strade di Gerusalemme con il tempo di 12’,02’’ e ha indossato la prima maglia rosa.
I BIG
Tra i pretendenti alla vittoria finale partono male Chris Froome (Team Sky) e, soprattutto Fabio Aru (UAE Emirates). Il britannico quattro volte vincitore del Tour de France ha accusato un ritardo di 37 secondi da Dumoulin complice, forse, anche la caduta durante il giro di ricognizione del percorso. Una prova incolore la sua, con un pesante passivo accumulato già all’intermedio. Da dimenticare la prestazione di Fabio Aru giunto al traguardo a 50 secondi dal vincitore. Tra gli sconfitti di giornata segnaliamo anche Esteban Chavez (Mitchelton-Scott) a 46 secondi e Miguel Angel Lopez (Astana) a 56 secondi. Benissimo invece Domenico Pozzovivo (Bahrain-Merida), decimo in classifi ca generale a 27 secondi e Davide Formolo (Bora-Hansgrohe) a quaranta secondi. Ragguardevole la prova di Simon Yates (Mitchelton-Scott) a 20 secondi e ottima la difesa del francese Thibaut Pinot (Groupama) a 33 secondi.
LE PAGELLE
Tom Dumoulin. L’olandese ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un cavallo di razza nelle corse contro il tempo: pedalata potente, elegante e redditizia, uno spettacolo vederlo in bici. Il solco che ha tracciato nei confronti di Froome e di Aru è già importante. Voto 10
Domenico Pozzovivo. Le cronometro non sono il suo pane quotidiano. Ma nonostante ciò lo scalatore lucano ha operato un piccolo miracolo ciclistico limitando al massimo di danni. E’ vero che accusa 27 secondi da Dumoulin, ma ne guadagna 10 su Froome. Mitico. Voto 9
Davide Formolo. Per la prima volta al Giro con i gradi di capitano della Bora, il 25enne veneto ha dimostrato di avere le qualità per poter competere in un grande giro. Perfetta la sua crono che gli ha permesso di accumulare solo 40 secondi di ritardo dal leader della classifica. Sorpresa. Voto 8
Chris Froome. Dimenticate il ‘frullino’. Quello visto a Gerusalemme è il lontano parente del corridore potente ammirato al Tour. Ha approcciato il percorso con un ritmo incerto, forse dovuto anche alla caduta rimediata durante il sopralluogo. Timido. Voto 5
Fabio Aru. Che dovesse difendersi lo sapevano anche i muri di Gerusalemme. Ma che alla fine accumulasse 50 secondi di ritardo nessuno lo avrebbe mai immaginato. Mai in linea sulla bici, non ha saputo trovare alcun feeling con un percorso tortuoso che, sulla carta, lo avvantaggiava. Aspettando le montagne. Voto 4
LA CLASSIFICA TOP TEN
- Tom Dumoulin 12’,02’’
- Rohan Dennis a 2’’
- Victor Campenaerts a 2’’
- Josè Concalves a 12’
- Alex Dowsett a 16’’
- Bilbao Lopez a 18’’
- Simon Yates a 20’’
- Max Schachmann a 21’’
- Tony Martin a 27’’
- Domenico Pozzovivo a 27’’
