Dopo circa tre settimane di vacanze, nonostante fatti anche molto gravi accaduti in città, il sindaco di Napoli torna in città. C’è anche chi non nota l’assenza così come non si nota la presenza. Manfredi continua a soffrire di un morbo, non è il solo in politica, quello della nastropatia (la frenesia quasi psicotica di tagliare almeno un nastro alla settimana per evitare di cadere in una pericolosa astinenza). E per scongiurare pericolose crisi, vengono in soccorso anche il sindaco ombra, l’assessore Cosenza, e la stampa di palazzo per creare le condizioni affinché non vi siano crisi di astinenza. Tra l’altro al ritorno dalle vacanze si è pubblicamente saputo quello che molti già sanno ossia che il partito unico delle mani sulla città si arricchisce di una nuova alleanza politica: Manfredi viene sostenuto alla presidenza dell’Anci da Forza Italia e Manfredi sostiene il ministro Fitto quale commissario europeo. Manfredi e la sua squadra si alleano con Forza Italia e si esalta il ministro che ha tagliato fondi al sud e che sostiene l’autonomia differenziata. Più che laboratorio Napoli mi ricorda il partito unico della spesa pubblica. Ritornando al morbo, quale può essere l’antidoto per curarlo? Togliere il vizio del taglio del nastro è impossibile e finanche ingiusto, perché tagliare nastri è anche importante e doveroso. Però bisogna evitare che ci sia la nastropatia ingannevole. Quella variante del morbo che fa credere al popolo che le opere inaugurate siano ascrivibili al merito, alle virtù, al lavoro, alla sapienza del tagliatore del nastro. Allora potrebbe essere utile non interrompere i tagli dei nastri ma mettere in campo contestualmente un’operazione verità. In questo modo si cura la variante Manfredi-Cosenza, ossia la nastropatia ingannevole. L’elenco delle menzogne è lungo, mi limito oggi ad un breve elenco: il Monte Echia, la linea 6 della metropolitana, molo Beverello, i parchi, le strade. Ne ho elencate alcune per evidenziare una serie di verità a fronte dell’inganno. Nessuna di queste numerose opere è stata programmata, voluta o finanziata dall’amministrazione Manfredi. Anzi si sono realizzate, si stanno facendo o stanno per partire nonostante inadempienze e ritardi dell’attuale amministrazione. In più per la Linea 6 è da ricordare che è stata finanziata da più amministrazioni antecedenti a quella Manfredi e noi la salvammo dieci anni fa dal rischio di definanziamento e quindi chiusura, e al danno dei ritardi si sarebbe aggiunta la beffa della morte dell’opera. I parchi che si stanno e che si debbono inaugurare o ristrutturare sono stati tutti programmati e finanziati con soldi della città metropolitana durante il mio mandato di Sindaco. Così come le strade, come ho più volte elencato pubblicamente sono tutte previste e finanziate con fondi messi a disposizione durante il nostro mandato. Le carte documentano la verità anche su Monte Echia e Beverello. Il taglio del nastro non è doloroso e non produce danni di per sé, anzi è piacevole, se però la narrazione sulla vita amministrativa e politica della città che si costruisce attorno al nastro è menzognera allora bisogna curare la malattia con la verità.
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