NAPOLI – Su input della polizia spagnola, gli uomini della Squadra Mobile di Napoli guidati dal capo Giovanni Leuci e dal vice questore Giuseppe Fusco si sono messi sulle tracce di Giuseppe Saltalamacchia, cugino del boss dei Quartieri Spagnoli, rintracciandolo proprio nel centro storico del capoluogo partenopeo. L’arresto del 45enne è stato portato a termine in collaborazione con il ‘Grupo fugitivos Udyco’ e il ‘Grupo robos Udev’. Nei confronti di Giuseppe Saltalamacchia, parente di Eduardo, capo della cosca omonima, è stato sottoposto all’arresto provvisorio ai fini di consegna, poiché destinatario di un mandato di arresto europeo, emesso dalle autorità spagnole, per i reati di furto aggravato e falsificazione di documenti. Nello specifico, i poliziotti della Squadra Mobile, unitamente al personale del ‘Grupo fugitivos Udyco’ e del ‘Grupo robos Udev’ e all’Unità di contatto dello Sco, hanno rintracciato e bloccato l’indagato presso un’abitazione nei Quartieri Spagnoli. Giuseppe Saltalamacchia deve rispondere del furto di un Rolex e di documenti falsi. Secondo le autorità spagnole, i reati contestati sarebbero stati commessi all’estero. L’indagato è stato rintracciato ai Quartieri Spagnoli, dove al momento ci sarebbe un vuoto di potere propiziato dalle operazioni portate a termine dalle forze dell’ordine negli ultimi mesi. L’azione dello Stato culminata con l’arresto di capi e gregari del clan Saltalamacchia-Masiello-Esposito ha impoverito la cosca attiva sul territorio. E’ da tempo ormai che l’Alleanza di Secondigliano e i Mazzarella si contendono i Quartieri Spagnoli per mettere le mani sui business criminali in una delle zone in cui negli ultimi anni l’economia ha raggiunto picchi mai visti in passato soprattutto grazie al boom del turismo che ha investito Napoli al termine della pandemia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA