Governo, Fascina (FI): Di Maio un disco rotto

Foto LaPresse/ in foto Luigi Di Maio

Roma, 6 mag. (LaPresse) – “Doveva essere l’intervista risolutiva, quella che avrebbe finalmente portato allo sbocco una crisi che si protrae dal 5 marzo. Invece oggi Luigi di Maio ribadisce, come ormai un disco rotto, il veto su Forza Italia e sul suo Presidente Silvio Berlusconi, tentando nuovamente di dividere la coalizione di centrodestra pur di arrivare a Palazzo Chigi”. Lo dichiara la deputata di Forza Italia Marta Fascina che aggiunge: “Luigi Di Maio – colui che non ha realizzato mai nulla di buono nella sua vita, passando dal fare lo steward allo stadio San Paolo di Napoli alla vicepresidenza della Camera dei deputati grazie a qualche clic su piattaforme virtuali opache e gestite da una società di consulenza – da quale pulpito pretende di dare patenti di legittimità o imporre veti su un uomo straordinario, fondatore di un impero imprenditoriale (che spazia dalla comunicazione all’edilizia passando per lo sport), leader politico più votato nella storia della repubblica con oltre 200 milioni di voti, più volte primo ministro e Capo del G8? Respingiamo, in ogni caso, ogni tentativo di dividere il centrodestra e ribadiamo che alcun governo potrà nascere senza il pieno coinvolgimento di Forza Italia e senza il riconoscimento di Silvio Berlusconi e della sua centralità politica (altro che passo indietro o di lato!). Non siamo disponibili ad assistere passivamente ad una conventio ad excludendum nei confronti del nostro Leader, padre fondatore del centrodestra ed unica ed autentica voce dell’Italia europeista, riformista, liberale e moderata. Coprire la manifesta incapacità politica ed il fallimento delle strategie esperite, cercando di mettere zizzania nel campo degli avversari, è uno sport meschino ed intellettualmente disonesto che i Cinque Stelle portano avanti ormai da troppo tempo. Gli Italiani – stanchi dei tatticismi esasperati che i 5 Stelle, a parole rivoluzionari ma nei fatti meri politicanti, ci propinano quotidianamente – continuano ad assistere stupefatti ad un film che domani, ci auguriamo, arrivi ai titoli di coda”, conclude.

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