CANNES (Giusi Scialla) – Da domani e fino al 19 maggio prossimo riflettori puntati sul tappeto rosso della Croisette di Cannes per la 71esima edizione del Festival cinematografico. Si preannuncia un’edizione politica, in un anno in cui l’industria cinematografica è stata dominata dallo scandalo Weinstein e dal movimento #MeToo, e l’attenzione sarà più sui temi che sul gossip. I film in gara per la Palma d’oro sono 21, mentre sono 18 le pellicole per la sezione ‘Un certain regard’ . Sono opere fuori concorso: ‘Solo – A Star wars story’ di Ron Howard che verrà proiettato in anteprima al Grand Théâtre Lumière il 15 maggio e sarà nelle sale il 23 maggio, due giorni prima della sua uscita negli Stati Uniti; ‘Le grand bain’ di Gilles Lellouche; ‘The house that Jack built’ di Lars Von Trier.
L’Italia sarà rappresentata anche nella sezione ‘ Un certain regard’ , nei lungometraggi e nei cortometraggi
L’Italia sarà rappresentata in gara da ‘Dogman’ di Matteo Garrone, con Marcello Fonte ed Edoardo Pesce, e da ‘Lazzaro Felice’ di Alice Rohrwacher, con la sorella Alba e Nicoletta Braschi. Per la sezione ‘Un certain regard’ sarà proiettato ‘Euphoria’ di Valeria Golino, con Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea. Per la sezione ‘Quinzaine des Réalisateurs’ sarà proiettato ‘La strada dei Samouni’ di Stefano Savona; ‘Troppa grazia’ di Gianni Zanasi per i lungometraggi; ‘La lotta’ di Marco Bellocchio nella sezione cortometraggi.
Nella giuria di Cannes cinque donne e quattro uomini
La giuria che dovrà attribuire la Palma d’oro è formata dalle attrici Cate Blanchett, in qualità di presidente, Kristen Stewart e Léa Seydoux, dai registi Denis Villeneuve e Robert Guédiguian, dall’attore cinese Chang Chen, dalla sceneggiatrice americana Ava DuVernay, dalla cantante del Burundi Khadja Nin e dal regista russo Andreï Zviaguintsev.
Il thriller psicologico dell’iraniano Farhadi apre la gara
Ad aprire il festival e la gara sarà la pellicola ‘Todos los saben’, thriller psicologico del maestro iraniano Asghar Farhadi, con Penelope Cruz e Javier Bardem. Tra i nomi più attesi l’87enne regista Jean-Luc Godard, per la settima volta a Cannes, con ‘Le Livre d’Image’. Il regista Spike Lee, presente a Cannes nel 1991 con ‘Jungle Fever’, presenterà ‘BlacKKKlansman’, storia vera di un poliziotto afro-americano infiltrato tra i membri del Ku Klux Klan nel 1978. In gara anche il maestro dissidente iraniano Jafar Panahi con ‘Three Faces’ e il regista russo Kirill Serebrennikov, agli arresti domiciliari a Mosca, con ‘Leto’.
