Roma, 8 mag. (LaPresse) –
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha detto chiaramente, il governo Gentiloni “ha esaurito la sua funzione e non può essere prorogato in quanto espresso da una maggioranza parlamentare che non c’è più”.
Valigie pronte, dunque, ma non prima di chiudere il maggior numero possibile di questioni rimaste in sospeso. Così nel Cdm di martedì mattina sono arrivate due nomine attese: la conferma dell’incarico per il capo della polizia Franco Gabrielli e per il ragioniere generale dello Stato Daniele Franco.
Il mandato biennale di Gabrielli sarebbe scaduto il prossimo 19 maggio: vista la situazione, l’esecutivo – su proposta del ministro Minniti – ha deciso di prorogarne l’incarico per evitare un pericoloso vuoto al vertice. Analogo ragionamento per la conferma di Franco, proposta dal ministro Padoan: ex Bankitalia, è alla guida della ragioneria generale dal maggio 2013, cioè dai tempi del governo Letta. All’indomani delle elezioni, due mesi fa, per gli stessi motivi erano stati prorogati gli incarichi ai vertici dei Servizi, e ancora prima, all’inizio dell’anno, quelli del comandante dei Carabinieri, del capo di Stato maggiore della Difesa e dell’Esercito.
E’ stata l’ultima riunione di questo Cdm? “Credo proprio di sì”, risponde lo stesso Gentiloni, che come gli altri ministri non pensava nemmeno di vedere maggio ancora da palazzo Chigi. E lo stesso deve aver pensato Padoan, alla Camera per un’audizione sul Def, quello a legislazione vigente, perché per quello programmatico l’Italia e l’Europa aspettano pazienti che arrivi un nuovo governo a dettare la nuova linea di politica economica. Anche Carlo Calenda, instancabile twittatore, si prepara a chiudersi la porta dell’ufficio di via Veneto dietro le spalle e dedicarsi alla scrittura del libro che ha già annunciato. Il ministro dello Sviluppo Economico, che puntuale informa interlocutori e cittadini tramite social degli sviluppi delle diverse aziendali, ha assicurato che “le trattative vanno avanti con o senza di me. Lo staff del Mise le sta seguendo e conosce la linea. Il nuovo Ministro deciderà come affrontare il tema”. Il 15 maggio, per esempio, “non credo che sarò qui” per l’appuntamento del tavolo Embraco, ” Ma entro venerdì faccio punto conclusivo. Castano ha tutto sotto controllo così come il Segretario Generale. Carte già firmate e ‘paracadute’ Invitalia pronto”, risponde a uno dei lavoratori. E a un altro che che lo ringrazia replica, cortese “a voi. Vedrai che il 15 si chiude. Salutami i tuoi colleghi”.