America’s Cup, Cangiano: “Il Sud ora trascina l’Italia”

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Gimmi Cangiano, deputato di Fratelli d'Italia

L’orgoglio per l’America’s Cup a Napoli lascia il posto alla necessità di lavorare per rendere l’evento indimenticabile, per far sì che la Campania e il Sud valorizzino al massimo questa straordinaria opportunità. Ne abbiamo parlato con il deputato di Fratelli d’Italia, Gimmi Cangiano.

Onorevole, iniziamo con una domanda che potrebbe sembrarle banale: è soddisfatto del fatto che nel 2027 Napoli ospiterà l’America’s Cup?

Io non sono semplicemente soddisfatto: io sono entusiasta della notizia data ieri dal Presidente Meloni. E non la ritengo affatto una domanda banale. Anzi: ritengo che sia giusto far capire a chi ci legge, quanto è importante ospitare una manifestazione sportiva di portata mondiale come l’America’s Cup. Il fatto poi che questa sarà la prima volta in assoluto che l’Italia ospiterà questo tipo di evento, rende tutto ancora più significativo. E se ne facciano una ragione i nostri detrattori politici: questo risultato, ha un nome ed un cognome: si chiama Giorgia Meloni. Ed ha una finalità ben chiara: continuare ad investire nel Sud Italia per far diventare le nostre Regioni volano dell’economia nazionale.

Che poi, se la vogliamo dire tutta, lei di Nautica se ne intende da tempo e la segue con molta attenzione anche nel ruolo di Componente della Commissione Trasporti.

Sì. Ho ereditato da mio padre la passione per il mare e per la Nautica. È una passione che mi porto dentro da piccolo, e poterla vivere anche in una veste istituzionale, è qualcosa che mi inorgoglisce. Lo pensavo proprio in queste ore, che mi hanno visto partecipare all’Assemblea Nazionale di Confindustria Nautica, l’associazione di categoria più importante nel settore della Nautica da diporto. Un settore che qui in Italia è saldo e forte, e che si è imposto in maniera netta e determinante sullo scenario mondiale, rendendo la nostra Nazione leader indiscussa. Ho pensato che abbiamo così tante potenzialità economiche su cui lavorare, che sarebbe un peccato non farlo. La possibilità di avere qui a Napoli l’America’ Cup, va proprio in questa direzione.

In termini concreti, cosa porterà questo evento alla nostra Regione?

Cosa non porterà, vorrà dire! Se vogliamo fermarci a snocciolare dati e cifre, basti pensare che un evento simile può portare in dote a Napoli 700 milioni di euro subito, e fino a 2 miliardi in 10 anni. Secondo il Centro studi di Unimpresa infatti si potrebbero ipotizzare tra 1,5 e 1,7 milioni di visitatori nei 60 giorni dell’evento, con 400-500mila turisti internazionali dedicati alla regata. Senza parlare dell’indotto lavorativo e dell’impatto sulle strutture ricettive, sulle attività di ristorazione e su quelle legate al patrimonio artistico e culturale. L’indotto ovviamente avrà ricaduta anche sulle altre Province della nostra Regione, a cominciare proprio dalla nostra. Ma al di là dell’impatto economico, ciò che va assolutamente evidenziata è la fiducia che un Governo intero ripone verso una città e verso i suoi abitanti. Ciò che va evidenziato è un progetto di rilancio e di sviluppo che questo Governo ha saputo immaginare e che proprio nella nostra Regione vede uno dei suoi punti fermi. Ed i risultati di questi mesi stanno dando ragione a questo progetto e a questa fiducia: la Campania è una delle mete più gettonate dai turisti in ogni periodo dell’anno e l’ottimismo degli imprenditori si tramuta in milioni di investimenti che abbracciano non solo Napoli, ma anche le nostre Province.

Sembra tutto molto bello, ma poi la realtà ci dice che l’America’s Cup si disputerà in una Regione che praticamente non ha posti barca, e gli appassionati sono costretti a rivolgersi altrove. Non le sembra un controsenso?

No. Mi sembra l’ennesima dimostrazione di quanto sia stato inconcludente e fallimentare l’esperienza di De Luca al Governo della nostra Regione. Avremmo potuto e dovuto potenziare tutte quelle realtà che sono peculiari dei nostri territori, e che ai nostri territori possono portare introiti ed occupazione. Ed invece stiamo rincorrendo qualcosa che si sarebbe dovuto realizzare anni fa. Una cosa è certa: affronteremo questa criticità partendo proprio dalla nostra Provincia: è ancora in piedi il progetto della famiglia Coppola per realizzare posti barca a Castelvolturno. In alternativa anche i Comuni di Sessa Aurunca e Cellole stanno ragionando su una possibile soluzione che li veda alternativi a Castelvolturno. Recuperare il tempo perso da una cattiva politica è difficile e adesso anche inutile. Rimediare agli errori di una cattiva politica, è invece l’unica cosa che ci interessa e l’unico impegno che prenderemo con i cittadini campani.

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