Ponticelli, i ‘Bodo’ decimati dagli arresti: adolescenti nei gruppi di fuoco

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Giuseppe De Luca Bossa e Marco De Micco
Giuseppe De Luca Bossa e Marco De Micco

NAPOLI – Anche minorenni nelle batterie di fuoco dei ‘Bodo’. Sale la tensione nel quartiere di Ponticelli. Le pattuglie intercettano sempre pi spesso ragazzini nei gruppi armati. Lo raccontano le ultime informative della questura. Ed è scattato il livello di allerta nelle palazzine. Gli affiliati ai De Micco-De Martino sono quasi tutti in carcere e non hanno più manovalanza per la faida con i De Luca Bossa-Minichini-Casella. Hanno vinto la battaglia, ma non la guerra. E sono impegnati nella cosiddetta strategia della tensione: fare pressione sui rivali, per evitare che guadagnino terreno. Per farlo hanno bisogno di batterie di centauri, che entrino in azione a qualunque ora del giorno e della notte. Stanno affidando le batterie di fuoco a ragazzini di minorenni e ventenni. Gli danno scooter e pistole e gli indicano le strade da pattugliare, per costringere i rivali a non uscire dai rioni-bunker. E’ una strategia che dà i primi risultati.

Perché i nemici sono asserragliati nelle loro roccaforti e hanno pochi margini di manovra. Le indagini sono tuttora in corso rivelano scenari preoccupanti. Il cartello De Micco-De Martino avrebbe reclutato così ragazzini, spesso tra i 17 e i vent’anni, incensurati e quindi insospettabili, per formare le proprie batterie di fuoco. L’obiettivo è duplice: eludere i controlli delle forze dell’ordine e sfuggire alle sentinelle dei clan rivali, che non conoscono le nuove leve. Grazie a questa strategia, le squadre armate dei Bodo riescono a infiltrarsi nelle roccaforti dei De Luca Bossa-Minichini-Casella senza destare sospetti e, di conseguenza, senza essere fermate. Questo permette loro di piazzare anche ordigni esplosivi.

Secondo le più recenti informative della Squadra Mobile, nonostante i numerosi arresti su entrambi i fronti – basti pensare a quelli di Marco De Micco e Giuseppe De Luca Bossa – le fazioni continuano a tentare di riorganizzarsi. I De Micco-De Martino, temendo un ritorno in grande stile dei loro nemici storici, stanno adottando strategie preventive. Controllano il perimetro dei rioni-bunker dei rivali, costringendoli a non uscire dalle palazzine di edilizia popolare.

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