MADDALONI – Sfruttamento dei braccianti in nero per la raccolta di nocciole e tabacco: tra Maddaloni e San Felice in centinaia sono impiegati nei lavori stagionali soprattutto e spesso non sono in regola. Una vera e propria emergenza visto che il settore è redditizio ma per risparmiare e contenere i costi gli imprenditori agricoli assoldano attraverso i ‘caporali’ manodopera in nero costituita soprattutto da stranieri
immigrati albanesi soprattutto ma anche marocchini, indiani, moldavi e rumeni. Tra mancate tutele e salari più bassi si calcola che il costo della manodopera in tal modo è più che dimezzata, garantendo ricavi molto maggiori.
Il vaso di Pandora è stato scoperchiato in parte dal caso del bracciante agricolo che lo scorso mese perse la vita dopo un malore avvertito mentre era al lavoro a San Felice a Cancello. Per evitare controlli e verifiche il giova- ne fu condotto in agonia presso lo Psaut dell’ospedale di San Felice a Cancello e abbandonato. La polizia del Commissariato di Maddaloni però risalì agli autori e li denunciò per omicidio colposo. Sono tre albanesi e un italiano. L’episodio è emblematico di una situazione si vive nel settore dei lavori agricoli e della raccolta di tabacco, nocciole e pomodori in particolare.
“Stiamo organizzando un’attività di sindacato di strada da mettere in atto a breve, raggiungendo i lavoratori nei punti di ritrovo mattutino dove si recano per essere poi condotti al lavoro nei campi” afferma Tammaro Della Corte, segretario provinciale del sindacato Flai Cgil. L’utilizzo di manodopera in nero o comunque irregolare comporta non solo scarsa tutela in caso di infortuni o eventi tragici visto che ha anche risvolti sociali ed economici. I cittadini stranieri che lavorano in tale contesto abitano in strutture malmesse, non di rado inagibili, in condizioni pessime anche da un punto di vista igienico. Case e alloggi a loro fittati da proprietari che intascano le somme in nero. Una economia in nero in cui gli unici a trarne vantaggi sono gli imprenditori agricoli che gestiscono il settore della raccolta. Ad ogni lavoratore vengono corrisposti circa 50 euro al giorno anche se le somme effettive sono soggette a cambiamenti a seconda del settore di impiego; per il tabacco ad esempio possono essere più alte.