NOME. Lite tra bande a S. Marco Evangelista per droga, ucciso un 26enne di Secondigliano

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S. MARCO EVANGELISTA – Una violenta rissa tra due gruppi di giovani si è consumata nella serata di ieri nella piazzetta di via Libertà, lasciando un bilancio drammatico: un morto e un ferito grave. Secondo le prime ricostruzioni, la causa scatenante dello scontro — che avrebbe coinvolto ragazzi partenopei e casertani — sarebbe legata a vicende di spaccio e a presunti debiti maturati nell’ambito della compravendita di sostanze stupefacenti. A perdere la vita è stato Stefano Margarita, 26enne di Secondigliano, colpito da un fendente durante la rissa. Il napoletano è stato immediatamente trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale civile di Caserta, dove però, nonostante i tentativi dei medici, è deceduto poco dopo il suo arrivo. Un altro ragazzo, coinvolto nella rissa, è stato ricoverato per le ferite ricevute e al momento è sotto osservazione dei medici.

I carabinieri della Compagnia di Caserta, intervenuti sul posto dopo la segnalazione di alcuni passanti, hanno avviato un’intensa attività
investigativa che ha visto una lunga notte di interrogatori in caserma. Alcuni sospettati sono già stati identificati e sono ritenuti potenziali autori dell’omicidio. Nel frattempo, pattuglie delle forze dell’ordine hanno presidiato l’area della rissa e anche i dintorni dell’ospedale per prevenire ulteriori disordini. Questa misura è stata adottata soprattutto perché, a seguito della tragica notizia, numerosi giovani provenienti da Secondigliano si sono spostati verso Caserta, generando tensioni e aumentando il rischio di nuove aggressioni o scontri.

Questi episodi di violenza si inseriscono in un quadro purtroppo sempre più allarmante nella provincia di Caserta, dove negli ultimi mesi
si sono verificati numerosi casi di scontri e aggressioni tra giovani, spesso legati a dinamiche di criminalità e spaccio. La tragedia di San Marco Evangelista riporta con forza l’attenzione sulla necessità di interventi più incisivi e coordinati per contrastare la violenza giovanile e il crescente intreccio con il mondo della droga, fenomeni che rappresentano una seria minaccia per la sicurezza pubblica e la convivenza civile sul territorio.

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