Roma, alla Luiss il “Premio Non Sprecare 2025”

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ambiente premiato
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Presso il Campus dell’Università Luiss Guido Carli di Roma si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio Non Sprecare 2025, giunto alla sua sedicesima edizione. L’evento, promosso dal sito www.nonsprecare.it, fondato e diretto da Antonio Galdo, celebra ogni anno esperienze, progetti e iniziative che trasformano problemi o scarti in risorse e opportunità concrete per la società, l’ambiente e l’economia sostenibile.
L’edizione 2025 è stata dedicata agli oceani, pilastri della vita sul Pianeta. Il mare copre oltre il 71% della superficie terrestre, produce ossigeno, regola il clima e garantisce il sostentamento a circa 3 miliardi di persone. La salute dei mari è minacciata dalla plastica, dai rifiuti e dalla crisi climatica. Uno studio della Fondazione Ellen MacArthur ha evidenziato che entro il 2050 nei nostri mari potrebbe esserci più plastica che pesci. Antonio Galdo ha spiegato che il mare è il paradigma della sfida che si sta affrontando per proteggere il Pianeta e tutelare le risorse vitali. In esso si concentrano grandi opportunità, ma anche rischi enormi se si continua a trascurarlo. Ogni gesto conta, dal rispetto dei rifiuti al comportamento quotidiano. Il futuro di un mondo sostenibile dipende dalla volontà e dalle scelte di ciascuno.
Per la categoria Personaggio, il premio è stato assegnato a Emma Mazzenga, classe 1933, la donna più veloce del mondo nelle categorie Master, con record internazionali. La sua storia è un esempio di longevità attiva, in quanto continua a gareggiare e a vivere con energia, passione e apertura verso gli altri. Questo dimostra come la determinazione e l’impegno personale possono superare ogni barriera.
Nella categoria Scuole e Università ha vinto l’Università di Catania per il recupero e il riuso della cenere dell’Etna. L’iniziativa, nata a pochi chilometri dal mare, trasforma la cenere vulcanica dell’Etna in un materiale utile e sostenibile per l’edilizia. Questo approccio evidenzia come la ricerca e l’educazione possono generare soluzioni concrete e sostenibili per il territorio.
Il CNR, in collaborazione con l’università Tor Vergata di Roma e la società BeDimensional di Genova, ha vinto nella categoria Istituzioni. Hanno sviluppato pannelli solari capaci di funzionare sotto la superficie dell’acqua, innovazione che apre nuove prospettive per la produzione di energia rinnovabile, valorizzando la tecnologia italiana e offrendo potenziali applicazioni a livello globale.
Ogyre ha vinto nella categoria Startup. La piattaforma, con l’aiuto dei pescatori, recupera la plastica dispersa nei mari e la trasforma in nuovi materiali. Il progetto combina tutela ambientale e sviluppo economico locale, dimostrando come l’innovazione può risolvere problemi concreti e proteggere le comunità.
Nella categoria Aziende, CAMPO ha brevettato e produce Canù, la prima cannuccia di pasta biologica, gluten free e senza OGM, completamente biodegradabile. Realizzata con farina di mais, è un prodotto sostenibile e rinnovabile ogni anno; se dispersa in mare, diventa un alimento naturale per la fauna. È un esempio di come tradizione agricola e innovazione possono unirsi per offrire soluzioni contro l’inquinamento, contribuendo a un modello produttivo responsabile.
L’associazione L’Oro di Capri ha vinto nella categoria Associazioni. Lavora per recuperare e valorizzare gli antichi oliveti di Capri, tutelando il paesaggio e l’identità culturale dell’isola. La sua azione contrasta l’overtourism e dimostra come la salvaguardia dell’ambiente può rafforzare le comunità locali. I progetti premiati hanno dimostrato un grande impegno per la salvaguardia del pianeta.

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