Milano: nuovi materiali per coltivazioni verticali

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Agricoltura indoor
Agricoltura indoor

Il progetto di ricerca SUSTAIN è stato lanciato con l’ambizione di ripensare l’agricoltura in ambiente controllato per ridurne l’impronta ecologica. L’iniziativa, tutta italiana, ha unito competenze accademiche e industriali per migliorare l’efficienza delle coltivazioni indoor, rendendole più coerenti con le attuali sfide climatiche.

Il progetto è nato dalla collaborazione tra il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Milano e Agricola Moderna, un’azienda agroindustriale specializzata in agricoltura verticale dal 2018. Sebbene le coltivazioni in ambiente controllato siano viste come una risposta al cambiamento climatico e al consumo di suolo, hanno sempre presentato criticità come l’uso di materiali poco sostenibili, quali torba e lana di roccia, e un elevato consumo energetico.

SUSTAIN ha deciso di affrontare il problema in modo radicale, andando oltre la semplice ricerca di soluzioni alternative già esistenti. L’idea è stata quella di progettare da zero nuovi substrati artificiali, riciclabili e ottimizzati per specifiche colture, combinando modellazione matematica avanzata e tecnologie di stampa 3D. Alla base è stato posto il concetto di metamateriale, un materiale ingegnerizzato le cui proprietà dipendono soprattutto dalla struttura interna progettata a livello microscopico.

Con questo approccio, le caratteristiche del substrato vengono definite matematicamente prima ancora della sua realizzazione fisica. Ciò consentirà di progettare supporti che regolano con precisione parametri fondamentali come la ritenzione idrica, l’aerazione e l’interazione con le radici delle piante. Le soluzioni sviluppate saranno adattate a colture strategiche, tra cui ortaggi a foglia e piante aromatiche.

Agricola Moderna svolgerà un ruolo centrale, mettendo a disposizione il proprio impianto produttivo di Agnadello, in provincia di Cremona, come laboratorio per test in condizioni operative reali. In una parte della struttura di novemila metri quadrati, saranno effettuate le sperimentazioni per raccogliere i dati necessari alla validazione scientifica. Il coinvolgimento di un’azienda attiva sul mercato permetterà di verificare non solo la fattibilità tecnica, ma anche la sostenibilità economica in vista di una futura applicazione commerciale.

Benjamin Franchetti, cofondatore di Agricola Moderna, ha spiegato che il progetto rappresenta un’opportunità per un salto di qualità in termini di efficienza e uso responsabile delle risorse. La collaborazione tra atenei e impresa ha permesso di integrare competenze matematiche, agronomiche e industriali. La professoressa Simona Perotto del Politecnico ha sottolineato come SUSTAIN porti la matematica avanzata in un contesto concreto per rendere i sistemi produttivi più efficienti.

Il progetto, selezionato per un finanziamento nell’ambito del bando FISA2024, avrà una durata di cinque anni. L’obiettivo a lungo termine sarà rendere l’agricoltura indoor più sostenibile fin dalle sue fondamenta, contribuendo a ridefinire il futuro della produzione di cibo. Si tratta di un percorso che punterà a dare risposte scientificamente solide alle sfide della sicurezza alimentare in un clima sempre più instabile.

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