Risultati delle Amministrative: le dichiarazioni del leader della Lega

"Nessun apparentamento con i cinquestelle", dichiara il leader di via Bellerio. Continua, quindi, il dualismo della Lega: a Roma alleato del M5s; sul territorio alleato del centrodestra

Foto LaPresse - Stefano Porta
di Luca Rossi

MILANO (LaPresse) – La Lega ha di che sorridere dopo i risultati delle elezioni comunali. Vittoria a Vicenza e a Treviso, boom anche nell’Italia centrale, con gli exploit di Terni e Pisa. Delusione, però, per il risultato a Brescia. Ma il bicchiere è senza dubbio pieno, quasi fino all’orlo. In ogni caso, in vista dei ballottaggi, nessun apparentamento ufficiale con i Cinquestelle. E il segretario della Lega, Matteo Salvini, in conferenza stampa dopo il Consiglio federale del lunedì in via Bellerio, brinda a parole: “Altri dati straordinari. Abbiamo aumentato il numero di sindaci e degli esponenti comunali. Siamo in tantissimi Comuni dove la Lega non esisteva. Abbiamo raggiunto percentuali commoventi come il 29% a Terni o il 25% a Pisa. Giusto per non stare sempre nel lombardo-veneto dove i successi sono garantiti. Quindi, vuol dire che anche questi primi giorni faticosi e impegnativi di attività di governo sono stati riconosciuti come tali da chi ha votato”.

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Il leader di via Bellerio si affretta a dire: “Eravamo, siamo e rimaniamo parte fondante del centrodestra. Mi auguro che anche gli alleati godano di buona salute”. Eppure, fa discutere nel dibattito con Forza Italia il ko di Brescia, con la candidata azzurra, Paola Vilardi, battuta da Emilio Del Bono, ancora di salvezza del Pd, confermato sindaco. Salvini analizza così la situazione e manda anche un messaggio chiaro agli alleati storici: “Se le elezioni sono andate bene in 99 Comuni su 100, sia come Lega che come centrodestra, evidentemente tutti abbiamo sbagliato qualcosa nella scelte delle donne, degli uomini e delle squadre. In alcune realtà facciamo noi mea culpa come centrodestra, anche se la Lega a Brescia ha preso il 24%”.

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Ma in questo quadro come si inserisce l’intesa giallo-verde che ha portato alla nascita del governo con il M5S? Con i Cinquestelle, in vista dei ballottaggi, “non ci sarà nessun apparentamento ufficiale. Ci rivolgeremo ai cittadini nei Comuni in cui siamo al ballottaggio. Laddove siamo fuori – puntualizza Salvini – daremo indicazioni per il cambiamento, ma senza chiedere o ottenere nulla in cambio. Non daremo altre indicazioni”. Eppure, resta il nodo del ‘piede in due scarpe’, visto che la Lega continua ad essere alleata del centrodestra alle amministrative e governa Regioni chiave del Nord, dalla Liguria al Veneto, dalla Lombardia al Friuli Venezia Giulia, ma, a Roma, ha firmato il contratto per il ‘governo del cambiamento’ con il M5S. Quello che conta, almeno per ora, è che la linea Salvini ha pagato.

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